La natura ha da sempre una sola regola per preservare la vita:
cooperazione e aiuto reciproco,
non la competizione,
non il primeggiare del singolo sul gruppo.
A cura di Giuliano
E’ dal il dicembre 2019 che avevo nel cassetto quest’articolo e avevo iniziato con la notizia di Olli.
Torino dava il benvenuto a Olli! Che cos’è o chi è Olli? E’ la personificazione, nel mondo dei trasporti pubblici, delle intelligenze artificiali del futuro che si avvicina sempre più velocemente.
Quindi ci si preoccupa talmente tanto della mobilità sostenibile, e del rispetto dell’ambiente, che “rispettosamente” si elimineranno non solo posti di lavoro ma anche la possibilità di lavorare in tutti queli luoghi dove l’IA sostituirà l’uomo, a meno ché tu non decida “liberamente” di diventare un tecnico informatico o qualcosa di simile e non più l’autista di bus.
Ma che fine ha fatto Olli?? Pere che a febbraio 2022 fosse ancora in fase di sperimentazione nella zona degli ospedali di Torino, poi c’è stato lo psico pandemonio che gli ha rubato la scena è che diventato (?) un vero è proprio “booster”, mi vien da dire, anche per le politiche green tanto che l’innovazione tecnologica è stata capace, almeno in Olanda, di calpestare i diritti degli agricoltori con la scusa che le loro vacche erano poco “griiin” perché facevano troppi peti e appestavano l’aria con troppa CO2! Giuro non è una bufala, al più sarebbe una vacca, anche se in realtà è una vera e propria vaccata che le élite di potere hanno fatto al popolo olandese espropriando quasi 3 mila aziende agricole con l’intento di sostituirle con una smart city a 15 minuti a impatto zero.
Sono quelli della KPMG Olandese che ora spingono le politiche green per continuare a trarre il massimo profitto dalla psicopandemia che «ha accelerato la trasformazione digitale nelle città di tutto il mondo. A causa delle politiche di isolamenfto che hanno ridotto al minimo i contatti faccia a faccia, la rapida adozione della tecnologia è stata accelerata in quasi tutti i settori. La digitalizzazione delle città e il ruolo delle smart city possono essere un’opportunità per integrare il cambiamento climatico. Le città intelligenti dal punto di vista climatico offrono l’opportunità di sfruttare le tecnologie innovative per accelerare l’azione verso l’azzeramento delle emissioni e per migliorare l’efficienza delle operazioni e della gestione delle città. Anche le tecnologie di rimozione del carbonio sono essenziali nella transizione verso l’azzeramento delle emissioni.»
Ah! Chissà che fine ha fatto Olli, il piccolo minibus.
Abbandonando per un momento l’egoica visione antropocentrica di noi altri esseri umani, premetto che non metto in discussione il fatto che il pianeta Terra, inteso come Ecosistema1 (vedi ipotesi di GAIA, ndr), stia subendo una serie di micropressioni al suo stato di equilibrio dinamico a causa di certe azioni umane.
“L’essere umano è sul pianeta da almeno un milione di anni, perché dovrebbe estinguersi proprio ora? Le singole civiltà sono invece più fragili. Negli ultimi 5000 anni sono una trentina circa quelle scomparse che hanno lasciato solo ossa, pezzi d’artigianato o scritti dietro di sé. Per questo non c’è nessun motivo di pensare che la nostra civiltà sia imperitura.
James Lovelock – autore dell’ipotesi Gaia
Unica consolazione, malgrado quello che vediamo oggi, l’intelligenza media dell’uomo aumenta con il passare dei secoli.”
La cosiddetta (trans)izione ecologica e i fiumi di milioni di euro che scorrono con essa non hanno nulla a che vedere con la preservazione dell’ambiente, non a caso le COP27, 26 e COP25 sui cambiamenti climatici si sono sostanzialmente concluse in un nulla di fatto, così come le precedenti 24 dopotutto e anche l’ultima COP28 non è stata da meno, anzi poiché era praticamente già una debacle annunciata i soliti noti non si sono presentati impreparati ma hanno preparato una contromossa per cadere ancora una volta in piedi rilanciando il più concreto e fattibile nucleare nella personcina di, udite udite, ma Zio Bill Gates!
Ma siamo proprio convinti che questa svolta “griin”, così come già accaduto per i pandemic bond durante la psico-pandemia, la si voglia ottenere a tutti i costi per evitare la fine del mondo o per stare dentro i tempi stabiliti, non certo dagli accordi di Parigi, ma dai gruppi finanziari (o volgari piazzisti) come la Goldman Sachs che si (pre)occupano di:
“guidare la transizione climatica e i green bond, o obbligazioni verdi”, finanziando “progetti con un impatto ambientale positivo“.
fonte: Goldman Sachs
o come la Morgan Stanley che intenderebbe far espropriare migliaia di ettari di risaie vercellesi per impiantarci dei pannelli fotovoltaici più “griin” e annesse infrastrutture, vedi qui e qui.
Tenendo a mente che chi presta denaro non lo fa “aggratis”, ascoltiamo la video intervista con Hayden Ludwig, ricercatore investigativo del Capital Research Center, che chiarisce in modo cristallino le “bufale green” degli pseudo-progressisti globalisti.
Se YouTube l’ha censurato allora vuol dire che c’è tanto sugo! Guarda il video qui:
Già immagino i radical chic benpensanti ambientalisti che queste sono tutte sciocchezze tese a favorire i colossi del petrolio e dei combustibili fossili in generale, ma poiché chi occupa certe posizioni SA, i grigi della politica hanno comunque provveduto a convertire il cosiddetto “Decreto Clima” nella Legge 141/19 che prevede la formazione ambientale nelle scuole (art.1 ter) e l’incentivazione della mobilità sostenibile (art.2) per la “formazione”, io direi ammaestramento, di una nuova classe di schiavi moderni indottrinati a dovere per sostenere il sistema finanziario del futuro.
Se vi interessa cosa fanno a scuola i vostri figli riporto di seguito uno stralcio delle principali novità del decreto:
Non so voi ma con “attività di volontariato” degli studenti io ci leggo manovalanza a costo zero. “Contrasto” e “mitigazione” sarebbero poi state parole chiave nella psicopandemia e “adattamento” il precursore della resilienza. Il comma 2, invece, è un’evidente tappetino rosso steso sui passi della nota gretina.
Col senno di poi quasi mi vien da ammirare questa genialità del male, se non fosse altro che è meramente ed egoicamente fine a se stessa.
Proseguiamo con l’Art.2 per capire di quanti “sghei” (soldi) parliamo per tenere su solo lo stand scuola in questo baraccone che è la fiera della transizione ecologica:
E questa è solo una parte dei fondi pubblici stanziati per la (trans)izione ecologica, leggasi “cambio di regime” per il sistema finanziario (CATHERINE AUSTIN FITTS docet) dove le banche centrali saranno ancora indipendenti dai governi, ma i governi saranno totalmente dipendenti dalle banche centrali. BlackRock ha chiamato questo schema “Standing Emergency Fiscal Facility”, o SEFF2 . Poi ti domandi del perché i civilissimi e democraticissimi USA finanziano i neonazisti ucraini per combattere i russi comunisti che scendono in campo, anche per proteggere il Donbass ricco di terre rare, e creano i BRICS, ma questa è un’altra storia.
Se consideriamo che il debito globale alla fine del 2018 era circa di 244.000 miliardi di dollari (240.000.000.000.000 $) dovremmo quantomeno intuire che le politiche di austerità attuate dai governi di tutto il mondo per rendere i salvataggi “fiscalmente sostenibili” hanno portato all’arresto
dell’economia reale, quando dico reale intendo cose del tipo che un agricoltore non coltiva più una determinata cultivar perché per lui non è più economicamente sostenibile e vantaggioso continuarla, e l’unica alternativa logica è sospenderne la coltivazione mandano letteralmente a marengo migliaia di ettari di terra che con molta probabilità saranno invece terreno fertile per gli speculatori finanziari del “griin” che magari vorranno installarci su migliaia di pannelli solari tanto “griin” come dimostrato pocanzi.
Non a caso gli agricoltori tedeschi stanno marciando in queste ore su Berlino con migliaia di trattori per protestare contro le politiche “griin” della nostra beneamata Europa, che oramai si palesano per la loro precisa volontà di destrutturare, o distruggere fate vobis, il settore dell’agricoltura e dell’allevamento per poi forse riorganizzarlo secondo i desiderata dei malati di mente di Davos.
Se pensate che sto divagando vi sbagliate perché, citando il pedante, l’ultima trovata è quella di pagare gli agricoltori affinché non coltivino i campi. Pare stia succedendo in Emilia Romagna e in Sicilia, ma anche negli Stati Uniti e probabilmente altrove perché, dicono, c’è l’«emergenza climatica». E in effetti i campi morti non riscaldano l’ambiente, né i morti di fame esalano anidride. Evviva la morte!
Così, con questa scusa “griin”, hanno modificato anche la Costituzione in modo tale che potranno adottare futuri lockdown a norma di legge Costituzionale se le politiche green adottate non saranno sufficientemente solide per sostenere il “cambio di regime” per il sistema finanziario di cui sopra.
Potranno farlo perché la massa l’ho ha già accetto, per ignavia e/o comodità, senza opporsi, senza neanche tentare di arginare parzialmente quest’ondata di merda totalitaria.
Eppure basterebbero dire NO a questi provvedimenti, disapplicandoli uno ad uno e tutti insieme per vedere sciogliersi come neve al sole tutta questa struttura di catene.
Tutto questo però non può giustificarsi e orchestrarsi se non si inculca nella mente della bovina mandria che CO2 è brutto, che CO2 è cattivo che CO2 è un nemico invisibile che lentamente ci ucciderà tutti se non compriamo il monopattino o l’auto elettrica anche se questa può letteralmente esploderci sotto il culo in qualsiasi momento, ma tanto, così come per le vaccinazioni, alla roulette russa ci hanno ormai ammaestrati no?
Ci dicono che la CO2 prodotta dall’uomo teoricamente ucciderà l’uomo e per salvarci ci impongono alternative che realmente uccidono l’uomo. Sono o non sono dei geni del male?
John Clauser, premio Nobel per la fisica 2022 per il suo contributo alla meccanica quantistica, spiega quanto l’anidride carbonica, la CO2, sia ininfluente rispetto alla temperatura del pianeta, e come tutti i principali modelli climatici trascurino la variabile più importante, vediamo quale:
Nuvole dunque, proprio quelle che vorrebbero manipolare e usare per fronteggiare il presunto cambiamento climatico4. Ricercatori debitamente prezzolati stanno sviluppando tecnologie per impedire alla luce solare di raggiungere la superficie terrestre. Ciò include un programma di Harvard, finanziato da Bill Gates, per spruzzare sostanze chimiche nella stratosfera terrestre che imiterebbero gli effetti delle nuvole di cenere provenienti da un’eruzione vulcanica, si tratta dello SCoPEX e ne ho scritto qui → https://traterraecieloblog.wordpress.com/2022/07/09/scie-chimiche-la-bufala-del-secolo/.
Sono in corso proposte per creare regolamenti governativi su programmi che ridurrebbero la quantità di luce solare che raggiunge la terra, o “geoingegneria solare”. Ma la geoingegneria e le scie chimiche non erano una bufala, come continuano a raccontarci i bimbetti di geopop?
Il bello, o il dramma, è che di queste evidenze scientifiche i vari governi eterodiretti se ne infischiano bellamente perché i soldi in ballo, anche se sono schifosamente tanti, fanno sempre parte di una torta limitata e pur di mantenere in vita questa antiumana cultura della morte, perdonate l’ossimoro ma è voluto, i vari zerbinati faranno ossequiosamente la loro parte pur di guadagnarsi la loro fetta.
Non a caso l’Aspen Institute,uno dei più grandi e prestigiosi think tank americani al mondo, presieduto in Italia da Giulio Tremonti, e ampiamente finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, il Rockefeller Brothers Fund, la Gates Foundation, riporta sul suo sito che:
“La transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici sono al centro del programma politico dalla Commissione Europea presieduta da Ursula Von der Leyen che ha proposto investimenti nell’ordine di 260 miliardi, una parte consistente dei quali dovrebbe andare alla ricerca. Un programma ambizioso che necessita l’impegno e il coinvolgimento anche del mondo imprenditoriale privato. E, al tempo stesso, ha bisogno dell’adesione dei cittadini europei, sempre più consapevoli della questione ambientale, che andrebbero però messi maggiormente al corrente dei vantaggi di un modello di economia sostenibile e circolare.“
fonte: Aspen Institute Italia
Quindi hanno bisogno di noi per portre avanti queste politiche green e devono convincerci con più efficicacia proprio come fanno per gli “esitanti alla vaccinazione”, curiose coincidenze nel modus operandi di certi personaggi, ma intanto indovinate un pò chi è entrata a far parte del Aspen Institute Italia dal febbraio 2021? Ma la nostra Giorgina! Che da lì a poco più di un anno e mezzo dopo è diventata la presidente del consiglio!
Chi pensa ancora che l’opposizione esercitata prima da Giorgia Meloni e l’operato del suo attuale governo possa apportare un reale e significativo cambiamento dello status quo è un ignorante, nel senso che ignora che Aspen Institute e Forum di Davos sono le due facce della stessa medaglia.
Nel mezzo del cammin di nostra vita sono ormai almeno 40 anni che sento raccontarmi “fra dieci anni ci sarà una catastrofe climatica”. Loschi personaggi o “scienziati” che, secondo i media asserviti ed eterodiretti, sarebbero in grado di stabilire come sarà il clima fra 10, 20 o 30 anni anni senza considerare le infinite variabili che lo determinano – si legga 10 previsioni degli allarmisti sul clima per il 2020 che sono andate terribilmente male.
Per concludere se ancora siete scettici (almeno questo me lo auguro) usiamo la logica, questa sconosciuta, e facciamo due ragionamenti facili facili sulle auto elettriche.
Sapete cos’è la LCA, Life Cycle Assesment? E sostanzialmente l’analisi del ciclo di vita di un prodotto, dalla nascita alla rottamazione o anche solo dalla nascita alla vendita (dipende da quale fase si voglia analizzare, nda), che calcola quante sono le emissioni di CO2 per la produzione di una qualsiasi cosa, mettiamo appunto un auto elettrica, ebbene facciamo un rapido calcolo sulla base dei dati ufficiali forniti da Touring Club Svizzero.
Per la produzione di un’auto elettrica media, solo per il motore elettrico bisogna mettere in conto emissioni di CO2 dalle 7 alle 22 tonnellate, la batteria invece pesa sul bilancio di emissioni di CO2 per 7-15 tonnellate. La restante quota necessaria per l’assemblaggio dell’auto elettrica equivale a circa 5-6 tonnellate.
ci siamo?
Bene, siamo quindi nell’ordine di circa 40 tonnellate (40.000 kg) ci CO2, l’equivalente di 12.500 litri di gasolio. Con la mia Euro4 Diesel faccio mediamente 16-18 km con un litro di gasolio e se tanto mi da tanto 12.500 lt x 18km fa 225mila km…
Ora, ditemi voi quanto sia “griin” sostituire la mia Euro4 con un auto elettrica quando per la sola produzione della stessa auto elettrica si crea l’equivalente di CO2 che serve a percorrere 225.000 km!? Senza calcolare le emissioni di CO2 che servono a produrre la corrente per le ricariche e quelle per lo smaltimento delle batterie.
Come nenache tanto velatamente affermato dagli aspini, certe politiche green antiumane, per essere efficaci, hanno bisogno dell’avallo dell’opinione pubblica. Quindi tu hai un potere che non immagini di avere. Se ci tieni veramente al bene dell’umanità e di GAIA non berti tutta la propaganda che ti vomita il sistema perché tutto il bene che potrbbe derivare dall’IA potrebbe rivoltarsi contro se lasciato nelle mani dei malati di mente di Davos come Yuval Noah Harari.
Note:
1 In un Ecosistema ogni elemento ha una sua ragion d’essere e, dal momento che esso vive in relazione con gli altri e in funzione dell’insieme, ogni sua alterazione si ripercuote inevitabilmente su ogni altro elemento e sull’intero ecosistema.
2 Uno strumento fiscale di emergenza – denominato strumento fiscale di emergenza permanente (SEFF) – che funzionerebbe in aggiunta agli stabilizzatori automatici e alla spesa discrezionale, con l’obiettivo esplicito di riportare il livello dei prezzi ald un livello prestabilito. La banca centrale attiverebbe il SEFF quando i tassi di interesse non possono essere abbassati e si prevede un significativo calo dell’inflazione nell’orizzonte politico. (fonte: “Affrontare la prossima recessione: da una politica monetaria non convenzionale a un coordinamento politico senza precedenti” Studio pubblicato ad ottobre 2019 sul SUERF – The European Money and Finance Forum – Collaboratore chiave: Simon Wan, BlackRock Investment Institute).
3 https://assets.kpmg.com/content/dam/kpmg/xx/pdf/2022/11/net-zero-readiness-spotlight-cities.pdf pg 22 – Impatto a zero emissioni riflettori puntanti sulle città (KPMG)
4 Non escludo che i geni del male possano usare questa narratzione per raccontarci che vogliono proteggerci dai brillamenti solari, vedi qui → Tempesta solare IMMINENTE e LOCKDOWN energetico? Analisi e spiegazione
fonti:
– https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2013;030
– TARGET2 – https://www.ecb.europa.eu/explainers/tell-me/html/target2.en.html
– GSE – https://www.gse.it/chi-siamo/governance
– https://www.ilsole24ore.com/art/eni-niente-extra-profitti-gas-tetto-prezzo-sia-europeo-AEHRLywB
– Dossier sulla frode genocida del Green New Deal gennaio 2020 | MoviSol.org
– https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/391901/giorgia-meloni-aspen-institute-grande-sonno-occidente.html
– https://formiche.net/2021/02/meloni-lamericana-se-la-leader-di-fdi-entra-nellaspen-institute/
– https://www.weforum.org/publications/the-net-zero-industry-tracker/ il The Net-Zero Industry Tracker della decarbonizzazione industriale promosso dal World Economic Forum.
– Franco fracassi https://sfero.me/podcast/-truffa-cambiamento-climatico-imporre-tecno
Foto di copertina 38308446 da Pixabay
Correva l’anno 2013 e, a riguardo della modifica delle Costituzioni dell’area Euro, ritenute “troppo socialiste”, si faceva strada una voce, al di là dell’Oceano che diceva…
https://youtu.be/l0cutmQ6DUY