Dubito Ergo SumGoverno ombraDeep State (parte uno)
Dubito Ergo SumGoverno ombraDeep State (parte uno)
deep state
3 minuti di lettura

Cos’è il deep state? Ma ancora credi a queste stronxate?

Questa è la risposta che mi sono sentito dire quando ho accennato al fatto che Donald Trump ha fatto un discorso davvero molto molto forte avverso il deep state americano.

Per chi se l’è perso eccolo dal profilo Instagram di RFK che lo ha commentato “Ciò fa guadagnare al presidente Trump uno spazio sul Monte Rushmore.”

Devo dire che di primo acchito ho pensato fosse un fake fatto dall’IA.

In effetti non ho potuto biasimare il mio interlocutore poiché è un concetto duro da digerire quello che il governo di un Paese non sia l’apice della catena di comando che hai votato.

Il termine deep state (o stato profondo) indica un sistema di potere parallelo che agisce all’interno di un governo ufficiale.

Questo influenza decisioni, politiche e talvolta agendo in modo indipendente o addirittura contro il governo che sei andato ad eleggere col tuo bel voto democratico.

Certo è dura digerire il fatto che esistano individui o gruppi di potere che manovrano dietro le quinte per proteggere i propri interessi.

Esponenti dei servizi segreti, militari, magistratura, lobby economiche e finanziarie, che indipendentemente dal volere delle istituzioni “democratiche” o dei cittadini agiscono secondo una regia occulta.

Tuttavia il concetto di deep state ha origini antiche e si è evoluto con il tempo.

Se volessimo elencarne i tratti salienti di un deep state potremmo sicuramente evidenziare:

  1. Segretezza e anonimato dei suoi membri, che operano dietro le quinte, evitando di farsi riconoscere pubblicamente.
  2. Influenza economica e politica intervenendo su decisioni chiave che vanno dalla politica economica alla sicurezza nazionale.
  3. Continuità del potere. Cambiano i governi ma i membri del deep state restando al proprio posto promuovendo o imponendo la propria influenza.
  4. Poca visibilità o invisibilità – ho scritto degli “invisibles” sul Britannia del 1992 – dei membri che agiscono nell’ombra al di fuori del controllo pubblico e delle istituzioni

Differentemente da ciò che si può immagine il termine ha origine in Turchia (Paese della NATO dal 1952, nda) negli anni ’90.

Col nome di Derin Devlet (Stato Profondo), che descriveva un sistema di forze militari e politiche che operavano all’ombra dello stato ufficiale.

Questo accadeva dopo anni di instabilità politica contrassegnata da colpi di Stato che alla fine del 1980 imposero una pesante dittatura militare durata circa tre anni.

Durante questo periodo e fino almeno al 1997, l’esercito adottò una nuova ideologia di Stato, chiamata “sintesi turco-islamica” (Türk-İslam sentezi, nda), per contrastare le ideologie comuniste e socialiste.

Questa ideologia era stata elaborata negli anni ’70 in ambienti borghesi e conservatori. Mischiando la classica retorica occidentalista e patriottica con i valori religiosi dell’Islam, i militari imposero al paese una svolta conservatrice.

Naturalmente, così come accaduto in Ucraina nel 2014, anche in questo caso vari indizi e testimonianze suggeriscono che i servizi segreti statunitensi,

In particolare la CIA, abbiano avuto una certa influenza e un ruolo indiretto nei preparativi o quantomeno nella “tacita approvazione” del golpe.

Col tempo, l’idea di deep state si è diffusa in vari paesi e contesti, assumendo forme e connotazioni diverse alla bisogna.

Negli Stati Uniti, ad esempio, è diventato popolare nel dibattito politico recente, poiché Trump ha denunciato in più occasioni l’esistenza di un gruppo d’élite negli apparati statali (come l’FBI o la CIA) che manipola le decisioni politiche.

Ovviamente alcuni considerano l’idea del deep state come una teoria del complotto, mentre altri sostengono che le strutture di potere parallelo esistano in molti paesi, anche democratici.

Consiglio la visione del seguente documentario del 1971 con la voce di Massimo Mazzucco.

«Il docufilm “Il Complotto Capitalista” (The Capitalist Conspiracy – 1971) esplora l’ascesa delle principali dinastie bancarie globali, rivelando cospirazioni e intrighi che si sono sviluppati nel corso dei secoli, con l’obiettivo di esercitare un controllo sulla politica mondiale. Nonostante sia stato realizzato oltre cinquant’anni fa, il suo contenuto rimane di grande rilevanza, poiché indaga sulle origini di quello che oggi chiamiamo “Deep State”.»

È difficile dimostrare in modo assoluto la presenza di un “deep state”

Tuttavia alcuni episodi storici (che esporrò nel prossimo articolo) sia nostrani che esteri, mostrano che certe organizzazioni e figure potenti riescono a operare in modo occulto, influenzando le decisioni politiche ed economiche di un Paese agendo nell’ombra.


Note:
1 ERRATA CORRIGE: Al minuto 18 manca un “non” nella narrazione. Il testo corretto è: “Egli disse loro che erano i custodi di una magnifica tradizione di educazione, bellezza, stato di diritto, libertà, decenza e autodisciplina, ma che tale tradizione non poteva essere salvaguardata se questa NON fosse stata estesa alle classi inferiori in Inghilterra e alle masse del resto del mondo.”

fonti:
Cosa ha fatto l’AKP per lo Stato profondo?

Carogiù

”La saggezza arriva con l’abilità di essere nella quiete. L’essere nella quiete, l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale. Lasciate che la quiete diriga le vostre parole e le vostre azioni.“ ~ Eckhart Tolle

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