LA VACCINAZIONE PEDIATRICA È ASSOCIATA A MORTALITÀ INFANTILE

La mortalità infantile aumenta all'aumento delle dosi, e nonostante sia noto dal 2011, non sono mancati i tentativi di censura.

1) I VACCINI AUMENTANO, DI PARECCHIO, LA MORTALITÀ NEI PRIMI MESI DI VITA

In questo studio è stata trovata una fortissima correlazione tra il tasso di mortalità ogni 1000 nascite e dosi somministrate (r = 0.70 (CI 0.46–0.85); p < 0.0001), che è stata confermata dalla regressione lineare, che mostra come r2 = 0.983, riuscendo a spiegare il 98.3% della variabile dipendente, avendo una previsione quasi perfetta. In seguito è stato condotto uno studio in Africa per studiare il cambiamento nel tasso di mortalità infantile dopo l'introduzione del vaccino trivalente difterite-tetano-pertosse e quello orale per la poliomielite per i bambini di 3 mesi, i vaccinati avevano un rischio di mortalità maggiore di 5 volte rispetto ai non vaccinati (CI 1.53–16.3), con un rischio che arriva fino a 9.98 (CI 0.81–123) per le bambine e 3.93 (CI 1.01–15.3) per i bambini. La mortalità era di 10 volte più grande in coloro che avevano fatto solo il trivalente (CI 2.61–38.6). Con un'analisi secondaria hanno mostrato che seguendo i bambini fino agli 11 mesi, il tasso di mortalità infantile era raddoppiato dopo l'introduzione dei vaccini (HR = 2.12 (CI 1.07–4.19), e gli autori concludono che i vaccini uccidono più bambini di quanti ne dovrebbero salvare se fossero efficaci.

2) TENTATIVO FALLITO DI CENSURA

I provax hanno provato a censurare il primo studio che ho analizzato dopo 10 anni dalla sua pubblicazione tentando di accusare i suoi autori di disinformazione. La ragione della censura è che lo studio veniva utilizzato dai non vaccinati per mostrare la pericolosità dei vaccini in generale. L'articolo è talmente una porcheria che nonostante sia provax non è stato nemmeno pubblicato. L'unica argomentazione che portano è che gli stati su hanno fatto il precedente studio sono stati estratti in modo arbitrario, perché analizzando il numero di dosi in tutti gli stati del mondo non emergerebbe la correlazione tra vaccini e mortalità. A questa porcheria hanno risposto gli autori stessi del primo studio, con un altro studio anch'esso pubblicato. Innanzitutto notano che in realtà, anche se debole, anche nello studio che ha provato a censurarli si trova una correlazione positiva tra mortalità e vaccinazioni, inoltre lo studio che voleva censurarli non è stato proprio pubblicato perché i residui non erano distribuiti normalmente, vi era una violazione dell'omogeneità delle varianze, e presenza di outlier per gonfiare i risultati; errori gravissimi che nemmeno uno studente della triennale dovrebbe compiere. Per cui gli autori originali hanno mostrato che pur introducendo 11 nuove variabili che avrebbero dovuto eliminare l'associazione tra mortalità e vaccini, questa rimaneva calcolando le correlazioni parziali. In aggiunta, rifacendo lo studio aggiungendo nuove nazioni e utilizzando i dati del 2019, hanno riconfermato l'associazione tra mortalità e vaccini (r = 0.45; p = 0.002; r2 = 0.20).

3) LO STUDIO DEL 2023

Un nuovo studio ha confermato ancora una volta l'associazione tra mortalità infantile e vaccini (r = 0.47; p = 0.0005) e questa volta hanno analizzato anche i dati del 2021, e condotto un'analisi della varianza per vedere l'associazione tra vaccini e mortalità neonatale, quella infantile e quella sotto i 5 anni di età. La vaccinazione era associata con più alti tassi di mortalità in ciascuna delle 3 condizioni, e i vaccini più letali erano quelli neonatali, anche se pure i vaccini somministrati entro i 5 anni di età erano associati ad un aumento di mortalità infantile, ogni dose in più somministrata aumenta di 0.167 (CI 0.0766 — 0.257) il tasso di mortalità. Gli autori ribadiscono, ancora una volta, che il numero di bambini uccisi dai vaccini è molto maggiore delle vite che dovrebbero salvare se funzionassero.

CONCLUSIONI

Abbiamo l'ennesima conferma che tutti i vaccini uccidono, non solo i veleni covid.

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