A cura di Giuliano C.
Non è il seguito del libro di F. Schatzing – il V giorno -, ma il limite entro il quale dimostrare, dopo la ricezione della “lettera” intimidatoria da parte della dirigenza scolastica, di essere “in regola” coi vaccini.
Infatti come si narra nel libro, sembra “che la natura si stia difendendo dal più pericoloso predatore mai esistito: l’uomo. “Una misteriosa intelligenza che si nasconde negli abissi marini guida gli abitanti degli oceani in una guerra per difendersi dagli attacchi che l’umanità ha sferrato contro il loro habitat.” (cit.). Analogamente, questo post ci narrerà di un piccolo episodio, incastonato in una storia più ampia, circa la naturale predisposizione all’evoluzione libertaria insita in ognuno di noi, che si ribella alle prevaricazioni subdolamente perpetrateci con la scusa della sicurezza personale, collettiva o nazionale che volendo o nolendo dobbiamo subire come accettazione dogmatica e salvifica delle nostre paure più recondite o ancestrali.
Da quando è iniziata la scuola stiamo assistendo a episodi che rasentano la follia. Lettere di espulsione, multati perché rei di avere figli sani, checkpoint fuori gli asili con agenti in borghese, forze dell’ordine (?) che fanno cordone davanti a bambini di 2, 3 anni per non farli entrare all’asilo!!!
Tutto questo accade oggi a due anni dalla legge Lorenzin.
Ufficialmente ad oggi risulterebbero circa 80mila minorenni, nella sola regione Veneto, che per un motivo o per un altro non rientrano nella tabella ministeriale all.2 alla circ. del 16/8/2017 e quindi sono per questo etichettai come: non in regola, inadempienti, fuorilegge, no-vax, etc… In realtà
“il dato è legato all’età anagrafica dei soggetti che possono rientrare od uscire dalla definizione di inadempiente col passare del tempo.”
A parte il fatto che i “soggetti” sono persone, esseri umani senzienti con emozioni, sogni, paure, idee, e definirle “soggetti” non è altro che un maldestro tentativo di spersonalizzare i tuoi simili che, giornalisticamente parlando, non trova excusatio in nessun caso, a mio parere. Non fosse altro che tale termine è usato per lo più nei trattati di ricerca scientifica, proprio perché i “soggetti” sono considerati parte integrante di esperimenti… 🤔 in effetti, forse, il giornalista ha scritto “soggetti” con cognizione di causa!
Dunque, si può essere idonei alla frequentazione scolastica a tempo determinato! Eh già, capita proprio così. Infatti se decidi di vaccinare tuo figlio/a volontariamente, firmando un consenso informato per ottemperare a una legge che ti obbliga a vaccinare… (non ce la faccio è più forte di me… ma è così che stanno i fatti odierni anche se è palesemente surreale) allora sarai felice di sapere che l’ASL ti dichiarerà, in base alla sopracitata tabella, IDONEO fino al richiamo successivo! Infatti se tarderai ad effettuare il richiamo previsto il tuo bambino/a diventerà automaticamente NON IDONEO e il suo nominativo verrà segnalato come “non in regola con gli obblighi vaccinali” (vedi ALL.A in fondo alla pagina) alla scuola, la quale nella persona del dirigente scolastico impropriamente investito – con opinabili interpretazioni legislative e (mi è stato riferito da fonte affidabile ma che non posso citare per mancanza di riscontri oggettivi, ndr) pressioni psicologiche, neanche troppo velate, perpetrate per via telefonica – di poteri da kapò di pontecorviana memoria, potrà procedere a sua discrezione all’interdizione del minore in quanto divenuto nuovamente un pericoloso “soggetto” per la collettività. Follia!
Uso il termine “discrezione” non a caso perché i dirigenti scolastici non sono investiti di alcun reale potere di decidere sull’interdire o meno l’ingresso a scuola di bambini che abbiano o meno espletato l’iter vaccinale della legge della saltimbanco Lorenzin. Questo perché in quel pasticcio giuridico che è la legge 119/17 non si fa alcun riferimento specifico alle competenze del dirigente scolastico in merito all’esclusione scolastica. Tutto ciò che sta accadendo in questi giorni è frutto di interpretazioni (le leggi si interpretano ricordate? (Leggi qui) che avvengono in buona o malafede a seconda di come un dirigente è orientato in un certo modo riguardo alla profilassi vaccinale, così come imposta dalla suddetta legge…. Di nuovo follia!
Ecco quindi che si verificano episodi incresciosi e surreali, come il seguente:
Primo giorno di scuola. La mamma porta le sue due gemelline di tre anni a colorare con le loro amiche. Agenti della polizia in borghese si incordonano e le respingono fisicamente. La mamma si incatena fuori dalla scuola. Siete sicuri che è questa l’Italia che vogliamo? […] Chiara Tinuzzo. Ascoltatela se avete coraggio. Ci vuole coraggio per non piangere, se siete genitori anche voi.
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Quindi, bambini perfettamente sani non vengono accolti nella scuola che lo stato (in questo caso minuscolo) professa essere inclusiva contro tutte le discriminazioni quando invece è esso stesso il primo a discriminare con atto legislativo, tra vaccinati e non vaccinati!
Lo stato con questi atti crea dei mostri giuridici che pongono le persone in spiacevolissime situazioni e le costringono a fare delle scelte, sotto il ricatto dell’esclusione scolastica, che in un paese civile non dovrebbero neppure essere prese in considerazione ed invece si trovano in giro fautori del “giorno della memoria ai caduti da vaccinazione“.
Alla fine accadono cose come quella che ci racconta questa mamma:
“Ragazzi, solo per aggiornarvi in merito alla ns decisione, dato che siete stati tutti così partecipi. Alla fine abbiamo interpretato i “segni” che ci si palesavano davanti e abbiamo deciso di cogliere per nostro figlio una nuova opportunità, o meglio, una vecchia, dato che in passato l’avevamo già presa in considerazione. E quindi di non fargli fare l’ultimo anno presso una scuola con un DS che non accoglie, ma discrimina. Volutamente. E che si prenderà le responsabilità del caso, (ci qualifichiamo per scelte che facciamo in questa vita come già espresso qui, ndr) cercheremo solo con calma di capire come. Non è stata una scelta facile, sapete benissimo come sono gli stati d’animo. Provare l’esclusione sulla propria pelle ti fa riconsiderare tante cose. Sarà un po’ in salita all’inizio, ma al momento sono sicura che non è la scelta “meno peggio” che potevamo fare, ma una bella opportunità per questo ultimo anno di asilo. Dal prossimo sarà tutto diverso, ma comunque avremo sempre fatto quello che NOI ritenevamo più giusto per nostro figlio, non quello che gli altri ci hanno imposto con il ricatto.
Vorrei però spezzare una lancia nei confronti del [omissis trattasi di un direttore sanitario di un altrettanta azienda, ndr], con cui siamo andati a parlare per un confronto. Per quanto ci riguarda è stato molto onesto, in più ci ha anche detto che l’haemophilus dopo i 5 anni non lo fanno più, e ci ha allegato al fascicolo i risultati dei nostri anticorpali, prendendoli per buoni. Insomma, almeno per una volta, ci siamo trovati davanti una persona pacata disposta a dedicarci il suo tempo, che ci ha confermato che i colloqui dell’anno scorso erano stati fatti in quel modo e con quella tempistica perché finalizzati unicamente alla somministrazione delle sanzioni.”
Quindi la conferma, da una fonte del comparto sanitario, che in cima alle priorità delle ASL erano le somministrazioni da comminare e non certo la reale o meno intenzione di fornire vere, persuasive e com-ple-te informazioni sulla pratica vaccinale così come si stava svolgendo secondo i dettami o linee guide, che dir si voglia, dell’Istituto Superiore di Sanità di cui tutti si fidano per l’altissima integrità etica e morale.
Tuttavia nella succitata lettera e in questa testimonianza, ravviso una sorta di richiesta al riconoscimento di attenuanti e discolpe derivanti dall’occupazione di una posizione scomoda e trovarsi in questo caso alle prese con uno scenario completamente imprevisto per il ruolo ricoperto. Poco male comunque, perché tali posizioni di responsabilità fanno la differenza tra un paese civile e integerrimo ed un paese impacciato e vilmente sottomesso a decisioni e imposizioni che non sono state prese nel nostro paese, vedi incontro 2014 Lorenzin & Co. negli states.
Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) spiega:
«Le mamme lavoratrici sono quelle che più di tutte sottopongono i bambini alla vaccinazione antinfluenzale, spesso per l’impossibilità di assentarsi dall’impiego nel caso il piccolo abbia la febbre».
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E’ questa la società che vogliamo per i nostri figli? una società che divide ed esclude? Una società in cui, in nome dell’iper-prevenzionismo vaccinale ad ogni costo, le madri non hanno più tempo per se stesse e per i propri figli?
come sempre, ai posteri l’ardua sentenza… ma forse i posteri siamo già noi.
Cronologia:
31/7/2017 – LEGGE 31 luglio 2017, n. 119 (Entrata in vigore il 06/08/2017)
16 agosto 2017 – Circolare ministeriale 25233 – Indicazioni operative dl 73/17 prevenzione vaccinale
1/9/2017 – garante privacy “le scuole potranno inviare gli elenchi degli iscritti alle Asl”
22/2/2018 – garante privacy “Modalità tecniche per lo scambio dei dati relativi alla situazione vaccinale degli iscritti tra le istituzioni scolastiche/educative e formative e l’Azienda sanitaria locale competente”
27/2/2018 – il MIUR dà le “indicazioni opertive per l’attuazione dll’art.3 del DL 73 del 7/6/2017 poi convertito in legge 119 il 31/7/2017”. Scarica qui l’Allegato-A alla presente nota.
26/7/2018 – garante privacy “Parere sullo schema di decreto ministeriale relativo all’istituzione e al funzionamento dell’Anagrafe nazionale vaccini”