Dubito Ergo SumECONOMIAPianificazione fiscale per una piccola impresa
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Pianificazione fiscale
ECONOMIA

Pianificazione fiscale per una piccola impresa

6 minuti di lettura

Oggi scrivo una breve linea guida sulla Pianificazione fiscale, un pò per deformazione professionale un pò perché fin troppo spesso, parlando coi clienti, sento loro lamentarsi della pressione fiscale che arriva in certi casi a pesare financo al 70% delle entrate di una piccola impresa.

Certo credo siano casi estremi, tuttavia è bene sapere che, a prescindere dalla giustezza o meno di certe imposte (se ne potrebbe parlare all’infinito, nda), il sistema fiscale offre ua serie di agevolazioni e comunque possibilità per poter ridurre al minimo indispensabile la pressione fiscale e non per questo ricorrendo a strataggemmi o furberie illecite.

Vediamo come impostare una pianificazione fiscale per una piccola impresa italiana

Questo processo dovrebbe aiutare l’ottimizzazione della struttura fiscale della vostra azienda, la gestione delle imposte dovute e l’applicazione di agevolazioni e incentivi previsti dalla normativa italiana. I passaggi principali di cui tener conto, per la pianificazione fiscale di una piccola impresa italiana, sono i seguenti:

  1. Analisi del tipo di impresa e del regime fiscale
    • Scegliere la forma giuridica corretta: La pianificazione fiscale dipende molto dalla forma giuridica dell’impresa. Le forme più comuni sono:
      • Ditta individuale o libero professionista.
      • Società di persone (SNC, SAS).
      • Società di capitali (SRL, SPA).
      • Regime fiscale: Il regime forfettario (per le piccole imprese con un fatturato inferiore a €85.000) può offrire vantaggi, come una tassazione fissa del 15% o del 5% (per i primi 5 anni).
  2. Ottimizzazione della deduzione delle spese aziendali
    • Spese deducibili: Esamina tutte le spese che possono essere dedotte dal reddito imponibile per ridurre il carico fiscale, come:
      • Costi di forniture, utenze, affitti.
      • Spese di marketing e pubblicità.
      • Acquisto di beni strumentali.
      • Spese di formazione professionale e viaggi aziendali.
      • Spese per consulenze e servizi esterni.
    • Ammortamenti: Calcolare correttamente l’ammortamento dei beni strumentali (macchinari, attrezzature, software, ecc.), che permette di spalmare il costo su più esercizi fiscali riducendo l’imposta su base annua.
  3. Gestione dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)
    • Regime IVA: Determina il tipo di regime IVA più adatto (ordinario o forfettario) e pianifica il pagamento periodico (mensile o trimestrale).
    • Credito IVA: Se l’impresa ha costi superiori ai ricavi in un certo periodo, può generarsi un credito IVA, che può essere compensato o richiesto a rimborso.
  4. Agevolazioni fiscali e incentivi
    • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: Puoi ottenere agevolazioni fiscali sugli investimenti in beni materiali e immateriali (es. macchinari, software, etc.), come previsto dalla normativa sul Piano Transizione 4.0.
    • Credito d’imposta per ricerca e sviluppo: Incentivi per le aziende che investono in ricerca e innovazione.
    • Bonus assunzioni: Agevolazioni per le imprese che assumono giovani, donne e categorie protette.
  5. Pianificazione del reddito e distribuzione degli utili
    • Utili non distribuiti: Le società di capitali (SRL, SPA) possono decidere di non distribuire gli utili, che vengono tassati solo come reddito dell’impresa e non come reddito personale.
    • Dividendi: Se decidi di distribuire gli utili, è importante valutare le imposte da pagare sui dividendi, che sono soggetti a una tassazione agevolata (26%).
  6. Gestione dei contributi previdenziali
    • Contributi INPS e altre casse previdenziali: Pianifica il pagamento dei contributi previdenziali per i titolari e i dipendenti, cercando di ottimizzare l’impatto fiscale attraverso il corretto inquadramento contrattuale.
  7. Pianificazione delle scadenze fiscali
    • Calendario fiscale: È essenziale impostare un calendario con tutte le scadenze fiscali, come il pagamento delle imposte (IRES, IRAP, IRPEF, IVA), e tenere sotto controllo eventuali rateizzazioni.
  8. Controllo e revisione periodica
    • Aggiornamenti normativi: La legislazione fiscale è soggetta a continue modifiche. È importante monitorare costantemente le novità legislative e valutare se possono essere sfruttate nuove agevolazioni o se si rendono necessarie modifiche alla pianificazione fiscale esistente.

Certo che per gestire questi aspetti della pianificazione fiscale sono utili degli strumenti come:

  • Software di contabilità: Utilizza un software di contabilità che consenta di tenere sotto controllo il bilancio, la gestione delle imposte e delle scadenze.
  • Commercialista: Collaborare con un commercialista esperto che possa fornire consigli personalizzati e assicurarsi che l’azienda rispetti la normativa fiscale italiana.

Questa è solo una linea guida sintetica su come impostare una pianificazione fiscale. Se hai bisogno di una pianificazione più dettagliata per la tua impresa, come il calcolo preciso delle imposte o l’identificazione di particolari agevolazioni fiscali, il consiglio è chiaramente di cercarsi un commercialista onesto ed affidabile che il più delle volte dovrebbe considerarsi un vero e prorio partner nell’assetto gestionale dell’impresa, condividendone mission e valori.

Tuttavia la parte più interessante di questo discorso è da trovarsi nel recupero creditizio che si può ottenere dalle banche.

Eh sì! Forse non lo sapete, ed è facile immaginare il perché, noi, in base ad una serie di leggi, pressoché sconosciute ai non addetti ai lavori, possiamo far analizzare i nostri mutui, finanziamenti e altri servizi che ci vedono in debito con i banksters al fine di poter far emergere eventuali irregolarità, e vi assicuro che se ne trovano quasi sempre, che le banche sono tenute a sanare nei vostri confronti.

A tal proposito consiglio di ascoltare l’intervento dell’Avv. Sabrina Macciò “trasforma i debiti in crediti” al Convegno Tra Menzogna & Verità ( i video alla pagina linkata non sono più recuperabili in quanto il canale YouTube di Byoblu, che fece le riprese, è stato censurato, nda) a ottobre 2019.

Avv. Sabrina Macciò “trasforma i debiti in crediti”

L’Avvocato illustra come gli istituti bancari, all’apice della piramide sotto la quale dipendono le nostre sorti, economiche siano in grado di ostacolare il processo verso il benessere spettante di diritto agli esseri umani.

Esistono immani quantità di soldi creati dal nulla dalle banche, ed erogati tramite prestiti in qualsiasi forma. Ma dai quali, grazie ad alcune lungimiranti leggi, possiamo attingere cospicui rimborsi in virtù del fatto che le stesse banche erogano prestiti con tassi e formule bancarie che vanno oltre i parametri limite fissati per legge.

Ottenere un rimborso da una banca significa ottenere insperate risorse economiche che, una volta rimesse in circolo, ridanno nuova linfa vitale e benefici a tutti…

Pianificazione fiscale

Seguono i principali riferimenti normativi per ciascuno dei punti della pianificazione fiscale sopra esposti, aggiornate a ottobre 2023.

1. Forma giuridica e regime fiscale

  • Codice Civile (Libro V, Delle Società): Articoli 2247 e seguenti disciplinano le diverse tipologie di società (di persone e di capitali).
  • Legge 190/2014, art. 1, commi 54-89: Introduce il regime forfettario, con successive modifiche (es. Legge di Bilancio 2020 e successive leggi finanziarie).
  • D.P.R. 917/1986 (TUIR – Testo Unico delle Imposte sui Redditi): Definisce le modalità di tassazione per le imprese individuali, società di persone e società di capitali.

2. Ottimizzazione delle spese aziendali

  • D.P.R. 917/1986 (TUIR):
    • Art. 54: Regola la deducibilità delle spese per i lavoratori autonomi.
    • Art. 109: Regola la deducibilità delle spese per le imprese.
  • D.Lgs. 446/1997: Definisce la base imponibile IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), che si applica ai costi del lavoro e agli interessi passivi in modo differente rispetto all’IRES e all’IRPEF.
  • D.P.R. 633/1972 (IVA): Riferimenti generali per la detrazione dell’IVA sulle spese aziendali.

3. Gestione dell’IVA

Regimi IVA agevolati: Per le piccole imprese, l’articolo di riferimento per il regime forfettario è la Legge 190/2014.

D.P.R. 633/1972 (Testo Unico IVA):

Art. 1 e seguenti: Disciplinano l’applicazione dell’IVA sulle cessioni di beni e prestazioni di servizi.

Art. 19: Stabilisce il diritto alla detrazione dell’IVA.

4. Agevolazioni fiscali e incentivi

  • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali:
    • Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020, art. 1, commi 1051-1063): Introduce e regola il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (transizione 4.0), che sostituisce il superammortamento e iperammortamento.
  • Credito d’imposta per ricerca e sviluppo:
    • Decreto-legge 145/2013, convertito nella Legge 9/2014, e successive modifiche (Legge di Bilancio 2020, L. 160/2019): Regola il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo.
  • Bonus assunzioni:
    • Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021, art. 1): Introduce incentivi fiscali per l’assunzione di giovani under 36, donne, e categorie protette.
    • Decreto legislativo 151/2015: Introduce ulteriori sgravi contributivi per l’assunzione di determinate categorie di lavoratori.

5. Pianificazione del reddito e distribuzione degli utili

  • D.P.R. 917/1986 (TUIR):
    • Art. 73: Stabilisce le regole per la tassazione del reddito di società di capitali (IRES).
    • Art. 47: Regolamenta la tassazione dei dividendi distribuiti da società di capitali, sia a persone fisiche che a persone giuridiche (imponibilità parziale).
    • Art. 27 del D.P.R. 600/1973: Stabilisce la ritenuta d’acconto sui dividendi (26%).

6. Gestione dei contributi previdenziali

  • INPS – Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: Le aliquote contributive variano in base alla categoria del lavoratore (dipendenti, collaboratori, autonomi). Le principali normative sono:
    • D.Lgs. 509/1994: Riguarda le Casse di previdenza privatizzate.
    • Legge 335/1995 (Riforma Dini): Riguarda i contributi previdenziali per lavoratori autonomi e liberi professionisti.
    • D.P.R. 917/1986 (TUIR): Art. 10 regola la deducibilità dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi.

7. Pianificazione fiscale e scadenze fiscali

  • D.P.R. 917/1986 (TUIR) e D.P.R. 600/1973: Stabiliscono le scadenze per i versamenti fiscali come IRPEF, IRES, IRAP e IVA. Le scadenze sono generalmente trimestrali per l’IVA e annuali per IRPEF/IRES.
  • Calendario fiscale: Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate pubblica un calendario fiscale che riepiloga le scadenze principali, come le dichiarazioni dei redditi, IVA e imposte sul reddito.

8. Controllo e revisione periodica

  • Normativa sull’adeguamento normativo:
    • Legge 212/2000 (Statuto del contribuente): Fornisce tutele ai contribuenti e regola la trasparenza dei rapporti con l’amministrazione fiscale.
  • Legge di Bilancio (approvata annualmente): Apporta modifiche al regime fiscale e introduce nuove agevolazioni, come la riduzione di imposte o la creazione di nuovi incentivi.

Strumenti di aggiornamento:

  • Agenzia delle Entrate: Fornisce circolari e provvedimenti interpretativi utili per aggiornarsi sulle novità legislative.
  • Norme annuali e decreti legge: Le principali modifiche in materia fiscale vengono introdotte attraverso la Legge di Bilancio, i decreti legge e i relativi decreti attuativi.

Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

Carogiù

”La saggezza arriva con l’abilità di essere nella quiete. L’essere nella quiete, l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale. Lasciate che la quiete diriga le vostre parole e le vostre azioni.“ ~ Eckhart Tolle

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