Youtube tra bambini e Intelligenza artificale
A cura di Giuliano C.,
Ha fatto scalpore la chiusura del canale Youtube di RadioRadio poi “riabilitato”, per fortuna, il giorno dopo. Assistiamo ormai di frequente a continue cancellazioni di video che noi chiamiamo censure. E’ probabile che alcune di queste lo siano per davvero ed in un momento storico come quello che stiamo vivendo il pensiero è più che lecito, tuttavia noi che utiliziamo il famoso sito quanto ne sappiamo davvero?
YouTube Kids nasce nel 2015 e a settembre 2018 fa il suo ingresso anche in Italia, ma già nell’aprile 2018, una coalizione di 23 gruppi (tra cui CCFC, CDD, Common Sense Media, e altri) aveva presentato una denuncia alla Federal Trade Commission (FTC una sorta della nostrana SIAE, nda), sostenendo che l’app YouTube Kids raccogliesse informazioni dagli utenti di età inferiore ai 13 anni senza consenso dei genitori, in violazione della legge sulla protezione della privacy online dei bambini (il Children’s Online Privacy Protection Act per l’appunto). Insomma non è proprio la “coppa del nonno” o “la coppa uefa” e nemmeno il famoso capocollo nostrano ma è una legge americana che è costata a Google un bel pò di soldi.
Si sa che quando tocchi il portafogli di qualcuno, sia esso una persona che una multinazionale, ottieni subito la sua attenzione e Google non è stata da meno ed ha subito, dopo la salatissima multa, messo in campo i suoi “potenti mezzi” per migliorare la situazione a “difesa dei minori”. Il lavoro sporco l’ha lasciato ai suoi algoritmi o intelligenza artificiale che dir si voglia la quale non è poi così intelligente per cui tutto ciò che ritiene possa essere d’interesse per un bambino verrà sottoposto a pesanti restitrzioni e limitazioni e la responsabilità del non rispetto di certe regole ricadrà su chi pubblica il video, anche retroattivamente!
Ma forse in pochi lo sanno perché, parliamoci chiaro, chi mai s’è andato a leggere per filo e per segno tutti quei comunicati lunghi decine di pagine che ci mandano via email per informarci del “cambio unilaterale delle condizioni di servizio” di questo o di quell’altro ente? Infatti proprio su Youtube in merito a questa C.O.P.P.A. non è che si trovi tanto anzi gli unici due video che sono riuscito a trovare sono di due youtubers che si occupano di giocattoli.
Ritornano alla vicenda di RadioRadio fin dall’inizio ho pensato che potesse essersi trattato di un errore di un algoritmo, insomma le accuse erano davvero ridicole per non dire diffamanti, però guarda caso succede proprio a una radio che non è propriamente una di quelle allineate al pensiero unico dominante.
La spiegazione dunque qual’è? un’intelligenza artificiale ignorante o una censura potenzialmente giustificabile da un errore stavolta non umano? Mi sono chiesto come mai Google faccia uso dell’IA quando mette a disposizione la possibilità di segnalare i video inappropriati agli stessi utenti, i mezzi per verificare che le segnalazioni non siano fatte da robot ci sono (vedi il sistema CAPTCHA, nda).
Ma anche se fossero solo gli utenti a fare le segnalazioni, si potrebbe presentare il problema dei gruppi organizzati che parteggiano per un canale, un’ideologia, un partito o l’altro. Anche in questo caso lo youtuber “attenzionato” da molteplici segnalazioni avrebbe la possibilità di difendersi anche da “attacchi” strumentali o fraudolenti in quanto potrebbe verificare il video, in prima battuta, e poi segnalare a YouTube un azione faziosamente utilitarista. Quindi, a bene vedere, sarebbe un sistema autoregolante dove l’intelligenza artificiale assumerebbe il ruolo di coadiuvante e non di controllore primario. Il discorso quindi non è così semplice ed immediato.
D’altro canto è anche vero che sono dei privati e le regole se le fanno in casa propria, ma questa è una cosa che non ho sempre visto di buon occhio, perché servizi del genere che impattano pesantemente sulla vita sociale di milioni di persone (vedi ad esempio la piattaforma google classroom su cui i nostri figli hanno fatto lezione in dad – didattica a distanza – in questi mesi di arresti domiciliari, nda) non devono, secondo me, essere regolati esclusivamente da dei privati, specialmente alla luce del fatto che potenzialmente potrebbero avere giurisdizione anche fuori dei propri confini nazionali! Purtroppo anche questi sono gli effetti collaterali del turbocapitalismo, citando Fusaro.
Il progresso tecnologico, appannaggio di multinazionali gestite da privati, viaggia a velocità smodata e la normativa non ci sta dietro per regolare questi aspetti oppure, per converso, si può pensare che sia opportunamente rallentata. Si veda ad esempio questo interessante video che offre un interessantissismo spunto di riflessione sull’ultima censura di Youtube operata sul discorso di Sara Cunial pubblicato da Byoblu.
fonti:
https://www.libertynation.com/facebook-teams-up-with-soros-funded-fact-checker/
Approfondimenti:
petizione SAVE Family-Friendly Content on YouTube con quasi 1 milione di firme: https://www.change.org/p/youtubers-and-viewers-unite-against-ftc-regulation?recruiter=1015502725&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition&use_react=false
come Impostare il pubblico del tuo canale o video: https://support.google.com/youtube/answer/9527654?hl=it
Informazioni importanti per gli adulti su YouTube Kids: https://support.google.com/youtubekids/answer/6130561?hl=it
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