Nel precedente articolo concludevo accennando che vi sono diversi episodi storici che indicano l’esistenza di strutture di potere parallelo simili a un “deep state”.
Tra i miei ricordi e un pò di ricerca vi segnalo i casi più noti:
1. Operazione Gladio
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, vari paesi europei, con il sostegno della CIA e della NATO, organizzarono reti segrete chiamate “stay-behind“, ufficialmente con lo scopo di contrastare una possibile invasione sovietica (esiste perfino un sito web ufficiale! nda). In Italia, questa rete prese il nome di “Operazione Gladio“.
L’esistenza di Gladio fu resa pubblica solo negli anni ’90. Molti critici sostengono che Gladio fosse coinvolta in attentati terroristici attribuiti all’estrema sinistra per destabilizzare politicamente l’Italia e contrastare l’influenza dei comunisti.
L’idea era quella di spingere l’opinione pubblica e lo Stato verso posizioni anticomuniste.
L’uso di attentati “falsamente attribuiti” (le false flag, nda) erano tesi all’indebolimento del PCI, fomentando il timore per il comunismo e consolidando il controllo politico atlantista e filo-NATO.
Questo programma sollevò seri dubbi sul ruolo delle organizzazioni segrete e sulla loro possibile interferenza nella politica interna e fu oggetto di numerose inchieste parlamentari e dibattiti storiografici, mettendo sempre più in luce l’operato di un certo “deep state” europeo (vedi gli anni di piombo in Italia, nda).
2. Affare Iran-Contra
Negli anni ’80, l’amministrazione Reagan fu coinvolta in uno scandalo che includeva la vendita segreta di armi all’Iran (nonostante l’embargo, eh già!) e l’utilizzo dei profitti per finanziare i Contras in Nicaragua, un gruppo paramilitare che si opponeva al governo comunista dei sandinisti1.
Fu il giornale libanese Ash-Shuraa che per primo, nel novembre del 1986, portò alla luce Lo scandalo e da qui si capiscono molte cose.
L’operazione, che violava la legislazione statunitense, fu portata avanti da individui ai vertici del governo americano e dei servizi segreti, senza l’approvazione del Congresso.
Nella foto Oliver North, all’epoca tenente colonnello dei Marines e membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale, divenne una figura di spicco nello scandalo e testimoniò di fronte al Congresso, affermando di aver agito sotto autorizzazione “superiore”.
Il caso Iran-Contra (anche conosciuto come “Irangate”, nda) divenne un esempio di come alcuni apparati governativi possano agire indipendentemente dai controlli democratici, al di fuori della legalità.
Come dicevo nel precedente articolo, il concetto di governo ombra ha origine antiche. Andando a ritroso ricordiamo:
3. L’Affare Dreyfus
Alla fine del XIX secolo, il capitano Alfred Dreyfus2, un ufficiale dell’esercito francese di origine ebraica, fu ingiustamente accusato di tradimento.
L’esercito manipolò le prove e nascondeva deliberatamente informazioni per mantenere la sua colpevolezza.
Questo episodio evidenziò l’esistenza di un sistema di potere autonomo all’interno dell’esercito francese, che perseguì i propri interessi, coprendo errori interni anche a scapito della giustizia.
L’Affare Dreyfus mostrò come un’istituzione statale possa operare nell’ombra per difendere i propri membri, fregandosene di giustizia e verità, e contribuendo ad aumentare la sfiducia nelle istituzioni.
4. Il caso Watergate
Ero poco più che un poppante quando il Watergate svelò che uomini legati alla rielezione di Richard Nixon erano responsabili di attività di spionaggio contro il Partito Democratico.
Nixon e altri membri dell’amministrazione cercarono di coprire queste azioni illegali.
Bob Woodward e Carl Bernstein, due reporter del The Washington Post, portarono alla luce lo scandalo e rivelarono il tentativo di nascondere l’operazione, portando infine alle dimissioni di Nixon nel 1974.
Nella foto la prima pagina del The Washington Post dell’9 agosto 1974.
Lo scandalo Watergate dimostrò come figure di alto livello possano orchestrare azioni al di fuori del quadro legale e costituzionale per difendere i propri interessi.
5. Il ruolo dell’MI5 e dell’MI6 durante la Guerra Fredda
I servizi segreti britannici, MI5 e MI6, operarono durante la Guerra Fredda in modo spesso indipendente, portando avanti operazioni segrete contro il comunismo e, talvolta, contro membri eletti del governo laburista considerati “troppo” simpatizzanti verso l’Unione Sovietica.
Un episodio su tutti possiamo evidenziare quello di Harold Wilson, primo ministro in due periodi (1964-1970 e 1974-1976).
Alcuni ufficiali del MI5 sospettavano che Wilson fosse un agente comunista. Le tensioni interne arrivarono al culmine nel 1974, quando si diffusero voci di un possibile “colpo di stato” per rimuovere Wilson dal potere, supportato dai servizi di sicurezza.
Dopo le dimissioni di Wilson nel 1976, emersero alcune testimonianze di ex membri dell’MI5, che confermarono l’esistenza di operazioni mirate a mettere in cattiva luce il governo laburista, alimentando sospetti pubblici e privati sulla sua presunta simpatia verso il comunismo.
Questa autonomia decisionale di azione dei servizi di intelligence mostrò che un “deep state” poteva esistere e operare anche nel Regno Unito,
con apparati pronti a intraprendere azioni a loro discrezione, al di là della supervisione del parlamento.
Infine come non ricordare l’evento più traumatico della storia recente del nostro fu bel paese?
6. La Mafia e l’Assassinio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Negli anni ’80 e ’90, l’Italia affrontò una crisi senza precedenti per la soverchiante influenza della mafia, con le istituzioni incapaci di combattere efficacemente la criminalità organizzata.
Qui le parole si sprecano ma in sintesi pare che alcune figure dell’establishment italiano, come politici e funzionari di polizia, abbiano stretto accordi o intese tacite con le organizzazioni mafiose.
I giudici Falcone e Borsellino furono uccisi in attentati esplosivi mentre stavano indagando sulla collusione tra mafia e stato (minuscolo di proposito, nda).
L’influenza della mafia sulle istituzioni italiane e il sospetto che pezzi di 💩 dello stato fossero collusi con essa. Una sorta di deep state italiano, che ancora oggi proteggerebbe interessi mafiosi.
Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte:
“Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero…
ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti…
Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”
Paolo Borsellino, durante un discorso con Giovanni Falcone
Sebbene questi eventi siano realmente accaduti, non confermano l’esistenza di un “deep state” inteso come struttura organizzata, intenzionale e permanente di potere parallelo.
Tuttavia questi esempi dimostrano che, in varie occasioni, sono emersi casi di manipolazione o di interferenze occulte che hanno smascherato l’esistenza di un potere parallelo a quello ordinario.
Consiglio la visione del seguente documentario3 del 1971 con la voce di Massimo Mazzucco.
«Il docufilm “Il Complotto Capitalista” (The Capitalist Conspiracy – 1971) esplora l’ascesa delle principali dinastie bancarie globali, rivelando cospirazioni e intrighi che si sono sviluppati nel corso dei secoli, con l’obiettivo di esercitare un controllo sulla politica mondiale. Nonostante sia stato realizzato oltre cinquant’anni fa, il suo contenuto rimane di grande rilevanza, poiché indaga sulle origini di quello che oggi chiamiamo “Deep State”.»
Un potere che si può incarnare decisamente con quell’apparato militare-industriale denunciato prima da Eisenhower e poi da Kennedy di cui scriverò nel terzo e ultimo articolo di questa mini trilogia sul deep state.
note:
1 Il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) era un movimento rivoluzionario marxista nato in Nicaragua negli anni ’60, ispirato alla lotta anti-imperialista di Augusto César Sandino. Dopo aver rovesciato la dittatura di Anastasio Somoza nel 1979, il FSLN instaurò un governo orientato verso politiche socialiste e cooperò con paesi comunisti, in particolare l’Unione Sovietica e Cuba, durante la Guerra Fredda. Promosse riforme agrarie, alfabetizzazione e sanità pubblica, mirando a ridurre le disuguaglianze socio-economiche.
2 Alfred Dreyfus, ufficiale dell’esercito francese di origine ebraica, fu ingiustamente accusato di tradimento nel 1894. Le accuse mosse contro di lui si basavano sull’accusa di aver trasmesso informazioni militari segrete alla Germania, all’epoca considerata una rivale della Francia. Nonostante l’assenza di prove solide, Dreyfus fu condannato e spedito alla detenzione sull’Isola del Diavolo, in Guyana Francese. Solo anni dopo, con l’intervento di intellettuali e giornalisti come Émile Zola (che pubblicò il famoso articolo J’accuse…! nel 1898), si scoprì che un altro ufficiale, il maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy, era il vero responsabile dello spionaggio. Dreyfus fu riabilitato nel 1906.
3 ERRATA CORRIGE: Al minuto 18 manca un “non” nella narrazione. Il testo corretto è: “Egli disse loro che erano i custodi di una magnifica tradizione di educazione, bellezza, stato di diritto, libertà, decenza e autodisciplina, ma che tale tradizione non poteva essere salvaguardata se questa NON fosse stata estesa alle classi inferiori in Inghilterra e alle masse del resto del mondo.”
fonti:
– https://en.wikipedia.org/wiki/Iran%E2%80%93Contra_affair
– https://www.britannica.com/event/Iran-Contra-Affair
– https://www.brown.edu/Research/Understanding_the_Iran_Contra_Affair/iran-contra-affairs.php
– https://greydynamics-com.translate.goog/operation-gladio-the-cias-clandestine-network-in-italy/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=nui&_x_tr_hist=true
– https://fr.wikipedia.org/wiki/Affaire_Dreyfus
– https://www.futura-sciences.com/sciences/questions-reponses/epoque-contemporaine-role-joue-zola-affaire-dreyfus-5621/
– https://www.mi5.gov.uk/history/the-cold-war/the-wilson-plot
–
foto:
– di copertina: Grey Dynamics – società di intelligence con sede a Londra e una rete di analisti, ricercatori e investigatori in tutto il mondo.
– copertina TIME: Pinterest
– Affare Dreyfus: futura-sciences.com
– copertina The Washington Post: Pinterest
– MI6: Pinterest
– Falcone e Borsellino: Pinterest