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Appello Alla Dignità

2 minuti di lettura

28 Maggio 2020 | Manifesto d’intenzione, azione pratica, resistenza e rinascita.

Scarica qui il Manifesto – Appello Alla Dignità nella sua forma completa ed integrale.

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Siamo di fronte a un sistema al collasso, gli ultimi colpi di coda di un animale morente che aggredisce tutto e tutti nell’illusione di sopravvivere: assistiamo al prevedibile e previsto cambio di paradigma (l’accelerazione del vecchio paradigma in nuova forma ancor più costrittiva) e quello che viene proposto come necessario altro non è che il tentativo di gestione totale di ogni risorsa, di ogni azione, di ogni aspetto dell’esistenza: la posta in gioco è la vita stessa. Per tale fine viene utilizzata la scusa della crisi, attraverso shock emotivi.
Questo è il momento delle scelte.

In un modo o nell’altro cambierà quasi tutto, la vita ‘normale’ di prima non esiste e non esisterà più: può cambiare in peggio o persino in meglio, sta a noi la scelta di cosa debba accadere. Il momento è adesso.
La libertà si esprime nell’azione.

La buona notizia è che non c’è più nulla da perdere, se non ciò che certamente perderemo accentando questa “nuova normalità” che ci viene proposta, quindi: coraggio.


  1. Il contatto umano è essenziale
    Quello che essi cercano di bloccare è la comunanza, la
    vicinanza: la relazione. Come se nulla dovesse esistere se
    non mediato, condizionato, autorizzato. Quindi non è
    una banalità affermare che la relazione è essenziale.
    La relazione umana è la prima rete di salvezza, il
    primo vero contrattacco, l’ultimo baluardo e il
    seme di rinascita.
  2. La libertà non si chiede.
    Le restrizioni servono affinché ci si abitui a chiedere il
    permesso – questa idea non deve passare: è inconcepibile.
    Cogli ogni occasione per ricordare che non può essere
    accettabile quel che si rende consuetudine attraverso
    l’inganno: questo ricatto è intollerabile.
    Non si protesta per la libertà: si esercita la libertà.
  3. Uscire dalla rete
    La comunicazione via internet è stata la loro prima
    proposta, lo smart work, la scuola a distanza, gli
    aperitivi online; quindi internet non può essere l’unica
    risposta, né la soluzione: diviene un’altra forma di
    distanziamento.
    La libertà la si esercita nel mondo reale.
    Il mondo mediato, la smart grid, dove tutto è
    controllato e gestito a distanza, passa dalla rete:
    è l’inizio della fine, l’ultima agonia.
    Fuori dalla rete, fuori dalla trappola del
    distanziamento sociale o digitale
  4. La resistenza
    I modi di resistenza sono infiniti… il primo passo è non
    collaborare. Impariamo a dire NO!
    Lasciare che il meccanismo, il sistema morente, si
    appropri della situazione imponendo le soluzioni, è
    come aver collaborato alla corsa nel baratro. L’aver
    capito e il non collaborare è necessario, ma non è
    Sufficiente.
    Informare il prossimo, il collega, chiunque
    s’incontri. Invitarlo ad informare a sua volta.

    Non serve un permesso per uscire, per vedere qualcuno,
    per stargli accanto, per abbracciarlo. Farsi vedere,
    parlare con le persone, con tutte. Informare, spiegare e
    mettersi d’accordo col prossimo, col vicino o col più
    vicino. Il prossimo non è un estraneo e non è un nemico.
    Non legittimiamo la loro “nuova normalità”.
  5. Rinascita
    La crisi è un’opportunità, anche nel bene.
    Ognuno di noi singolarmente può fare la differenza
    agendo autonomamente ma in sincronia e in sintonia
    con decine, centinaia, migliaia, milioni di altri consimili
    che agiranno nello stesso modo; ci si attivi per attivare
    altre persone: è il momento di costruire.
    Coraggio!

Avrai una sola risposta: la tua.
Quando risponderai sarai insieme ad altri.

Scarica qui il Manifesto – Appello Alla Dignità nella sua forma completa ed integrale.

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Carogiù

”La saggezza arriva con l’abilità di essere nella quiete. L’essere nella quiete,l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale. Lasciate che la quiete diriga le vostre parole e le vostre azioni.“ ~ Eckhart Tolle

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