A cura di Giuliano C.,
Capita che a volte vengano ordinati degli abbattimenti di certi esemplari appartenenti ad una specie animale, talvolta anche protetta, per il mantenimento dell’equilibrio di un determinato ecosistema, visto che madre natura è ostacolata dall’uomo nel mantenimento di un equilibrio assolutamente naturale. Questo può accadere anche nelle aree protette e tale pratica è conosciuta come:
Caccia di selezione. È una forma di caccia inserita nell’alveo normativo del normale prelievo venatorio (non è una deroga ai sensi dell’art. 19 della LN 157/92) che consente la scelta preventiva del capo da abbattere, rispettando un piano di abbattimento quali-quantitativo. Una delle finalità principali della caccia di selezione è quella di mantenere le popolazioni faunistiche in equilibrio dinamico con l’ambiente, grazie alla definizione preventiva della quantità dei capi che si intendono prelevare e della loro ripartizione in classi di sesso e di età. Presupposto fondamentale è, quindi, la conoscenza di questi parametri per ciascuna popolazione cacciata, ottenuta attraverso opportuni conteggi o stime.
fonte: Piano Faunistico Venatorio Regionale Dell’abruzzo 2019-2023
Ma quando leggiamo notizie come questa:
Davvero non sappiamo come elaborare tali scelte da parte di certe persone degli organi di governo, come tante altre dopotutto in questo periodo. Nel Comune di Nuova Ponente (BZ), qualche solerte cittadino ha riportato Al sindaco Daum che le volpi “entrano negli orti” e pertanto, in qualità di più alta carica sanitaria del suo comune, ha emanato un’ordinanza a tutela della sicurezza dei cittadini nella quale si specifica che le volpi incriminate “Presentano disturbi di comportamento e sono probabilmente affette da malattie” (continua sulla fonte)
Un anno fa sul quotidiano La Repubblica vedevamo questo:
Naturalmente una simile ordinanza non poteva passare inosservata viste le motivazioni… come le vogliamo definire, superflue? Ecco un commento di una nostra lettrice, che ringraziamo per la segnalazione:
“Secondo questo sindaco… certamente in carenza di ossigeno al cervello, per mascherine e disinfettanti…si potrà sparare nei centri abitati del comune di Nova Ponente per ammazzare volpi “malate di mente” perché si avvicinano all’uomo e non lo temono…ma ci rendiamo conto di quanto stia precipitando tutto? La morale, la decenza…l’umanità stessa che ci dovrebbe rendere umani! Nel momento che la gente è chiusa in casa in lockdown dovrebbe sentire gli spari fuori casa…di chi va ad assassinare povere volpi che hanno l’unica colpa di cercare l’amicizia con l’uomo…con la scusa che sarebbero malate!!! Avete mai visto il meraviglioso film “la volpe e la bambina”?? Quella volpe era malata??? Una cosa così bella…che potrebbe unire ed avvicinare uomini e animali…un’occasione per smorzare la tristezza, la solitudine di tanti in questo novembre depressivo…di lockdown…chiusure.. sembra che dalla foresta possa arrivare un “dono”…gli animali decidono di farsi vedere dagli uomini, dalle finestre i bimbi rinchiusi possono vedere una volpacchiotta che passa discretamente nel loro giardino…ma il sogno si interrompe e diventa incubo…arriva il mostro-sindaco che con la sua ordinanza autorizza a girare a qualsiasi ora e ovunque nei centri abitati per ammazzare le volpi” Francesca |
Che propone un’iniziativa per non far passare in sordina l’ordinanza del sindaco Daum. Inviamo un’email con oggetto: “Lassen Sie die unschuldigen Füchse in Ruhe!!!” – Lasci in pace le volpi innocenti!!! bernhard.daum@nova-ponente.eu |
In un’epoca di risveglio spirituale leggere simili notizie ci fa riflettere verso quale direzione andare, evolutivamente parlando, perché «attraverso la nostra relazione con gli animali possiamo recuperare ciò che è vero dentro di noi e, attraverso la scoperta di quella verità, trovare la nostra direzione spirituale. Molto semplicemente, gli animali ci insegnano l’amore: come amare, come godere dell’essere amati, come amare se stesso è un’attività che genera più amore, irradia e comprende una cerchia sempre più ampia di altri.» (fonte: Mary Lou Randour)
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Quando una volta a mio figlio di 8 anni ho chiesto quale fosse l’animale più pericoloso al mondo sapete che ha detto?
Facile : l’uomo.