A cura di Giuliano C.
Siamo arrivati al punto che oggi un Medico se arriva a fare delle dichiarazioni che pur salvaguardando la salute pubblica vanno contro gli interessi economici delle Case farmaceutiche si deve preoccupare del fatto di poter essere ammazzato!
Se pensate che stia esagerando propongo la visione di questo breve filmato:
Insomma codesto Dottore non è proprio l’ultimo degli arrivati che preferiscono dedicarsi più a social che alla salute delle persone. Il video è del 2017 e di questo medico, ma non è il solo tra quelli che fanno dichiarazioni diciamo “scomode”, non se n’è mai sentito parlare in TV, almeno non in dibattiti o programmi specifici per quanto mi risulta. Allora mi chiedo, come mai in una TV (la RAI in particolare, qui un “esempio” di pluralismo democratico) che si professa pubblica – ma che di pubblico ha ben poco ormai – non passa mai questo tipo di notizie se non in rari casi e per pochi secondi o in orari decisamente non da “prima serata”?
Qui il video integrale dell’intervento: FUTURO RICERCA E MEDICINA (Ivrea 8/4/2017)
Qualcosa pure l’ha detto il Dott. Berrino ma già dal suo sguardo si intuisce che ha capito che sta andando “oltre”:
E cosa dire del Dott. Giuseppe Di Bella? Medici che isolati dalla scienza cosiddetta “ufficiale” continuano a fare il loro lavoro fedelissimi al giuramento di Ippocrate:
Il Dott. Roberto Petrella Ginecologo che ha osato mettere in dubbio la validità del vaccino HPV basandosi su studi scientifici del CDC, ricerche accreditate da quello stesso mondo accademico che ha voluto è ottenuto la sua radiazione:
E cosa dire ancora del Dott. Roberto GAVA o il Dott. Dario Miedico e tanti altri ancora che sono stati radiati non per aver operato un tumore infilando le mani nelle viscere o aver usato zampe di gallina ma bensì per aver scelto di curare i malati e trovare reali soluzioni alle loro patologie o mettendo anche solo in dubbio la pratica della vaccinazione massiva, indiscriminata e coatta venendo bollati tout court come no-vax.
Le istituzioni sanitarie lamentano la compromissione del rapporto di fiducia medico-paziente.
Penso a tutti i casi di mala sanità che negli ultimi decenni sono stati usati come pretesto per sabotare e smantellare pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno uno dei sistema sanitari pubblici più invidiati al mondo ed il tutto per favorire la privatizzazione più selvaggia in nome di una presunta sicurezza. Penso a tutti quegli eventi avversi dovuti in parte a malasanità, in parte a farmaci dati con troppa leggerezza e che, complice lo sciacallaggio mediatico, non hanno fatto altro che minare sapientemente ed è il caso di dire chirurgicamente quel rapporto umano basato su empatia, professionalità, serietà e FIDUCIA che metteva al primo posto la salute del singolo paziente.
Eh si, ogni singolo paziente dovrebbe essere tutelato, consigliato e curato perché l’insieme dei singoli si sa forma la collettività. Un’organismo sano lo è perché TUTTE le sue cellule sono sane. Se invece l’organismo a causa di poche cellule malate viene, passatemi il temine, “antibioticizzato” i danni sul lungo periodo sappiamo ormai quali sono (vedi antibiotico resistenza n.d.r.). Coloro che inneggiano alla vaccinazione preventiva per il bene collettivo non hanno, a mio modo di vedere, nulla da invidiare ai quei generali militari che con la scusa della guerra preventiva inseriscono le morti dei civili tra gli effetti collaterali declassificandoli come un male necessario!
In Italia la frequenza di segnalazioni relative a reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini è di 3 casi ogni 100mila dosi. Lo riferisce il Rapporto Vaccini 2018 dell’Agenzia italiana del farmaco. Dall’analisi dei dati nazionali, “non emergono informazioni che influenzano il rapporto beneficio-rischio (qui una nostra umile disamina estemporanea sul rapporto rischio-benefico n.d.a.) per le varie tipologie di vaccino correntemente utilizzate confermando quindi la loro sicurezza“. Le reazioni correlabili segnalate “sono tutte note”…
(quì l’articolo intero)
Quindi tutto bene! Se poi uno di quei 30 casi su un milione è tuo figlio… pazienza! Vi siete sacrificati per il bene collettivo. E poiché lo facciamo col consenso “informato” abbiamo diritto agli indennizzi ai sensi del DL 210/92 che per vederti riconosciuti i quali devi prima passare per un altro inferno fatto di cavilli, perizie e quant’altro e se e quando risulti indennizzabile rischi pure di non poterne usufruire per una serie infinita e grottesca di non saprei come altro definirle se non banali scuse istituzionali. Evviva l’obbligo vaccinale!!!
Non so voi ma quando ero bambino (ecco il pippone da vecchietto) ricordo che oltre al pediatra anche la guardia medica veniva a domicilio a visitare un bambino con febbre oltre i 39 di media per 3gg consecutivi. Ora se li chiami ti rispondono candidamente che “il bambino è trasportabile e se ha la febbre alta le dia paracetamolo e lo porti qui” (pare ci sia una sentenza con valore giurisprudenziale in merito che non sono riuscito a trovare n.d.r.). Non commento oltre la vicenda ma lascio fare al popolo come nella seguente immagine, dopo pochi commenti si capisce buona parte del panorama socio-culturale in cui oggi viviamo:
Ma forse è proprio ciò che il sistema vuole. Un popolo in continuo conflitto interno, un organismo con le sue cellule costantemente malate. Beh se questo è ciò che vogliamo allora non meravigliamoci se un giorno verremo vaccinati da un robot con una dose di vaccino creata da un’intelligenza artificiale perché a quel punto saremo talmente disumanizzati che vivremo nell’apoteosi del trans-umanesimo.
E non dimentichiamo l’onorevole Tina Anselmi; colei che creò il Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, e che denunciò la corruzione del sistema sanitario. A quanto sembra è stata pure minacciata…
«La verità possono cercarla solo quelli che hanno la capacità di sopportarla» Tina Anselmi – qui un articolo 30 anni dopo la Ministra: https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/11/1984-quando-litalia-onesta-tifava-tina-anselmi/652604/
Ma naturalmente per butac è una bufala.
Anch’io ho guardato sul sito di Coltelli prima di postare e mi chiedo chi sia questa fantomatica nipote della Anselmi.
Complimenti per questo articolo, che ben riassume l’attuale società del ricatto e delle commistioni – che ovviamente non avvengono solo nel mondo medico/farmaceutico ma anche in molti altri ambiti e ordini.
Qui le parole del dott. Stefano Montanari, in merito a Di Bella.
« Me lo aveva preannunciato Giuseppe, il dott. Giuseppe Di Bella, e qualche giorno fa il libro fresco fresco è arrivato. La Scelta Antitumorale è il titolo.
Sono ben più di 300 pagine alle quali si aggiunge la possibilità di scaricare 19 video e, se il cancro è il protagonista, i tanti comprimari giù fino alle comparse sono altrettanti punti critici non solo della nostra medicina ma della nostra società.
Il libro va letto con attenzione perché è denso dʼinformazioni e nessuna è trascurabile.
Giuseppe ricorda molto, e non solo nellʼaspetto, suo padre, il professor Luigi Di Bella, mio professore per tre anni, Uomo (impossibile non usare lʼiniziale maiuscola) prima che scienziato di valore assoluto. La stessa onestà e la stessa minuziosa precisione. Ogni riga è documentata in modo che rasenta il maniacale, documentata in modo da non ammettere obiezione a meno che non si voglia cadere nel goffamente ridicolo di contraddirsi […] »
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