A cura di Giuliano C.,
Senza scadere in una sterile dietrologia, si potrebbe pensare che l’epidemia, che secondo l’OMS s’è potuta “caratterizzare come una pandemia”:
sia stata una provvidenziale congiuntura per le casse dell’INPS. I semi piantati nell’ultimo anno cominciano a germogliare sia nel bene che nel male e con la primavera in arrivo se ne vedranno anche i frutti, per chi vuol vedere.
Oramai, in merito alla triste vicenda coronavirus, non c’è più molto su cui argomentare per cercare di ampliare la visione d’insieme di un qualunque interlocutore che non abbia né la voglia né la curiosità di ascoltare una storia diversa da quella che gli viene quotidianamente propinata in TV o sui giornali del MSM (Main Strem Media ovvero i nostri mass-media).
Spero almeno che vi siate accorti che mai come in quest’ultimo anno si sia spinto più che mai sulla vaccinazione antinfluenzale (in attesa del salvifico vaccino covid), con acquisti preventivi per milioni di euro.
Ha fatto tantissimo rumore per tutta l’estate la volontà del presidente – non è un “governatore” come riportano i media per farvi il lavaggio del cervello secondo un fine lavoro di programmazione neurolinguistica PNL, nda – della Regione Lazio Zingaretti, di rendere obbligatoria tale vaccinazione attraverso l’ordinanza n. Z00030 del 17 aprile 2020 per gli over 65 e per tutto il personale sanitario, causando malumori e notti insonni tra la popolazione, per essere poi respinta dal ricorso al TAR del Dott. Mariano Amici con sentenza n.10081 del 5 ottobre 2020, che riporta inequivocabilmente che «La normativa emergenziale COVID non ammette interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie». A seguito della quale l’imperturbabile Zingaretti ha dichiarato che l’ordinanza emanata era stata solo una “provocazione“… dalle mie parti si chiamerebbe in un altro modo.
Leggevo inoltre sul Giornale di Brescia l’annuncio del consigliere Gallera sull’acquistato di 2,4 milioni di vaccini, l’80% in più dello scorso anno e che, manco per ripeterlo, dichiara:
«daremo la precedenza ai soggetti più fragili, agli over 65, alle categorie più a rischio, ai medici, infermieri, operatori sanitari e socio sanitari, e ai bambini fino ai 6 anni offrendo loro gratuitamente i migliori prodotti acquisiti sul mercato mondiale e disponibili per l’avvio della campagna.»
fonte
Quindi, tralasciando la gratuità dei migliori prodotti, si offriranno vaccinazioni a soggetti già di per sé fragili a cui si darà un farmaco con l’intenzione di preservarli, immagino, da fragilità maggiori. Questa pratica viene perseguita, secondo la narrazione comune, affinché diminuisca il carico delle prestazioni sanitarie sulle ASL con un conseguente risparmio per le casse delle amministrazioni locali o almeno questa sarebbe l’intenzione degli amministratori, oltre ad un disinteressato amore verso la salute della collettività.
«La vaccinazione infatti evita la sovrapposizione dei sintomi, e quindi riduce i tempi di diagnosi, oltre a ridurre le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso.»
fonte
Il discorso fila tutto e tanto di cappello a coloro che nella gestione della cosa pubblica si sono assunti una responsabilità dalla quale molti di noi, vuoi per convinzione, per indole o per scelta ne sono rifuggiti anche dalla sola presa in considerazione.
Tuttavia restano più che leciti i dubbi sul fatto che tali amministratori non sembrano essere minimamente a conoscenza di fatti ormai assodati per noi altri che veniamo definiti complottisti-negazionisti anche solo per il semplice fatto di essere a conoscenza di tali informazioni che sono sinteticamente illustrate nel video di Mazzucco.
Come è possibile dunque che si somministri un farmaco che si sa per certo e dalle fonti ufficiali più accreditate che aumentano le possibilità di contrarre infezioni respiratorie ed il coronavirus sars-cov-2 in particolare?
Mi sembra di sentire quei saggi nonni, quando dicono «Ah i farmaci! ti guariscono una cosa e ti fanno ammalare per un’altra!». Antica saggezza cari nonni che però assume oscure tonalità se si pensa anche alle dichiarazioni di certi personaggi come la Lagarde fatte in tempi non sospetti:
Quindi, come direbbe Lubrano, la domanda nasce spontanea:
Quanti modi ci sono per smantellare il sistema previdenziale?
Come si fa a risolvere il “problema” delle pensioni?
Ad ognuno la sua idea in merito alla risposta, qui ci limitiamo ad illustrare gli effetti, o i risultati, che l’epidemia ha portato sulle casse dell’INPS:
Quindi nel 2020 a.c. (anno covid, nda🥴) l’INPS ha visto cancellate, per avvenuto decesso del contraente, oltre 860.000 pensioni, il 16% in più del 2019.
Tale effetto è facile immaginare che si stia ripetendo, in modo minoritario visto i numeri italiani, anche in altri stati del mondo cosiddetto “civilizzato”.
Fonti:
– https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/tar-lazio-roma-sez-3-quater-5-ottobre-2020-n-10081/
– https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato8628932.pdf
– https://www.agi.it/cronaca/news/2020-10-02/tar-annulla-ordinanza-lazio-obbligo-vaccino-influenza-9830103/
– https://traterraecieloblog.files.wordpress.com/2020/12/36_influenza.vaccination.and_.respiratory.virus_.interference.among_.department.of_.defense.personnel.during.the_.2017e280932018.influenza.season.pdf
– https://traterraecielo.live/2020/03/24/se-ci-fosse-il-vaccino/
– https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/02/03/nellanno-del-covid-19-le-pensioni-cancellate-per-decesso-sono-cresciute-del-16/
Copertina photo
Dunque, se si proponesse il termine “eutanasia previdenziale” per descrivere il pensiero della Lagarde (donna lucertola)?
Pensioni e morti Covid: Inps risparmia 11,9 miliardi – QuiFinanza
https://quifinanza.it/pensioni/pensioni-e-morti-covid-inps-risparmia-119-miliardi/478230/
INPS, MORTE DA COVID19 MANNA DAL CIELO
Come risparmiare miliardi di euro? Basta che arrivi una pandemia… 🤔🤔🤔