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A Cura di Giuliano C.

Io non ho paura non è il noto film di Salvatores ma piuttosto un’ascensione ad uno stato di pura pace interiore cui, praticamente, tutti i maestri spirituali cercano di perseguire ed insegnare affinché tutti possano sperimentare ciò che spesso inconsapevolmente chiamiamo “illuminazione”.

Una volta quando leggevo o sentivo raccontare di “certe cose” sorridevo con quel fare di chi bonariamente lasciava parlare il buontempone di turno che magari si può incontrare al mercato.

Ma poi, col tempo, ho imparato che la maggior parte dei nostri impedimenti, se non tutti, al raggiungimento di quell’agognata felicità o di quel “quieto vivere” di cui spesso si sente parlare, sono rappresentati da paure di ogni forma, sostanza e genere e praticamente tutte sono frutto di pseudo convincimenti che ci sono stati instillati e costantemente insegnati fin dalla tenera età e che hanno contribuito giorno dopo giorno ad edificare quelle strutture e schemi mentali di cui siamo diventati, da adulti, inconsapevolmente prigionieri e schiavi. Infatti:

“Finché avanziamo intruppati nel gregge, la vita è relativamente facile, coi suoi alti e bassi (mai troppo bassi e nemmeno troppo alti). Ma appena dal gregge cerchiamo di uscirne ecco saltar fuori mille forze che hanno il massimo interesse a farci “fare come tutti gli altri”. Scopriamo allora quanto la nostra prigione sia ben custodita. Scopriamo anche che siamo capaci di scivolare altrettanto in basso di quanto riusciamo a salire in alto, e che in realtà i nostri abissi sono esattamente proporzionali alle nostre altezze: sono tante le scaglie che ci cadono dagli occhi. Insomma, con un minimo di onestà ci rendiamo conto che siamo proprio capaci di tutto e che la nostra virtù è pretenziosa impurità.”

Sri Aurobindo

Quindi che gioia e mal celato stupore nel comprendere che esistono tante, tantissime persone che hanno sperimentato quel senso di malessere interiore e di non capire di cosa si trattasse, fino a quando, poi, non hanno vissuto e consapevolizzato, individualmente, un’esperienza (che può essere anche mediatica, come il caso Epstein, Bibbiano o il covid), spesso traumatica, che li ha, per così dire, fatti risvegliare dal quel sonno che li teneva addormentati in un mondo ovattato fatto di solide certezze che li facevano sentire falsamente protetti, da cosa poi non è esattamente dato a sapersi.

Nel mio caso è stato proprio dopo una di queste forti esperienze traumatiche che ho iniziato a vedere il mondo che mi circonda con occhi diversi, e mi sono reso conto che siamo costantemente attaccati ed incalzati da quelle che Sri Aurobindo – uno di quei maestri spirituali cui accennavo prima – chiama FORZE AVVERSE, ovvero:

Sri Aourubindo

“forze molto coscienti, che sembrano avere come solo fine quello di scoraggiare il ricercatore (tutti noi siamo ricercatori in qualche modo n.d.r.) o di farlo deviare dal cammino intrapreso. Il primo sintomo della loro comparsa è subito percepibile: la gioia si vela, si vela la coscienza e tutto viene avvolto in un’atmosfera di dramma. Quando c’è una sofferenza possiamo stare certi che li si nasconde il nemico.”

Sri Aourubindo

Se ci pensiamo bene ogni qualvolta sperimentiamo una paura, un malessere, cominciamo a produrre emozioni negative che si ripercuotono immancabilmente nel nostro essere, spesso facendoci anche ammalare, creando in noi stati di depressione o altri sintomi che in molti casi somatizziamo con diversi disturbi fisici o mentali il cui fastidioso dolore ci spinge a correre nella prima farmacia per acquistare la pillola che ci “libera dal male”. Immaginate ora a quante persone si comportano così: decine, centinaia di migliaia, milioni di persone! Stiamo pensando a persone come noi, vero? quelle cosiddette del mondo industrializzato, quelle che vivono un profondo disagio non appena si soffermano a pensare alla loro vita fatta di cicli che si ripetono ossessivamente all’infinito e sempre uguali e che apparentemente rendono la nostra vita felice ed appagante.

Okay, non voglio fare l’uccello del malaugurio ma questa è una condizione di sottofondo in cui viviamo tutti e di cui hanno scritto numerosi eminenti studiosi e scienziati. Anche Freud aveva già identificato, nel ’29 del secolo scorso, questo Disagio della civiltà, o se vogliamo:

“questa disfunzione collettiva che ha creato una civiltà profondamente infelice e straordinariamente violenta, che è diventata una minaccia non solo per se stessa, ma anche per tutte le forme di vita sul Pianeta”

Eckhart Tolle

Tutte queste negatività che chiamiamo tristezza, o guai, producono subito un risultato: indeboliscono o disfano la nostra coltre di neve protettiva, aprendo la porta a quelle forze avverse, le quali hanno mille modi per attaccarci, tanto più accaniti quanto più ci vedono determinati nel perseguire il nostro cammino di risveglio. E, a costo di dare un impressione di saccenza, dico che se qualcuno giudica queste parole un’esagerazione, vuol dire che non ha mai tentato di progredire.

Choose Love

E questo perché se penso agli studi Gregg Braden ed in special modo a quelli di Bruce Lipton allora ciò che facciamo e pensiamo si ripercuote a catena da persona a persona, come in un immensa rete neurale, fino ad influenzare l’intero pianeta appunto. Citando Trismegisto (caro al nostro Pilati n.d.r.) “come in basso così in alto”, se gli esseri umani si purificheranno dall’inquinamento interiore, allora smetteranno di inquinare anche all’esterno. E, citando Eckart Tolle, possiamo convenire che la nostra infelicità sta avvelenando non solo noi stessi e chi ci sta accanto ma anche la psiche umana collettiva di cui siamo parte inscindibile.

“L’inquinamento ambientale è solo un riflesso esteriore di quello psichico che avviene al tuo interno: quello di milioni di individui inconsapevoli che non si assumono la responsabilità del loro spazio interiore”

Eckhart Tolle
fridays for future

Che fare dunque? Come uscire da questo impasse deleterio per noi stessi e l’umanità intera? Beh, una ricetta da seguire non esiste. Personalmente non ho fiducia in questi movimenti che nascono per autoproclamarsi come la soluzione finale di tutti i problemi del mondo, come possono esserlo, a titolo esemplificativo, Extinction Rebellion (il cui sito web tra l’altro tende palesemente a carpire i tuoi dati ancor prima di farti comprendere chi sono e cosa fanno e a questo punto non credo sia una caso che Il dirigente italiano di Extinction Rebellion è un dipendente della Commissione Europea – JRC) o il movimento fridays for future fondato (?) da Greta Thunberg, movimenti che non si capisce mai fino a che punto sono strumentali.

Però è utile considerare che in questo Universo tutto ha un senso e che, concettualizzando per archetipi, il Bene ed il Male sono strumenti di progresso di ciò che i maestri spirituali chiamano in diversi modi ma che possiamo descrivere con l’UNICUM eterno affinché questi possa offrirci la possibilità di svegliare la nostra piccola ed individuale coscienza, e spesso in precisi momenti della nostra vita. Inoltre, invece di lamentarci ed accusare il destino avverso o la malvagità del mondo, l’iniquità e l’ingiustizia che ci circondano, potremmo guardarci dentro per scoprire che ogni attacco delle forze avverse di cui sopra ha smascherato una delle nostre innumerevoli “disonestà da uomo onesto“.

Citando ancora una volta Aurobindo:

Per l’anima in crescita, per lo spirito dentro di noi, difficoltà, ostacoli e attacchi possono essere un mezzo per crescere, per acquistare nuova forza, per allargare le proprie esperienze. Di fronte alle forze avverse il rimedio è lo stesso che per le altre vibrazioni: il silenzio, un’immobilità interiore che lasci passare l’ondata. Forse non riusciremo a far sparire subito gli attacchi; ma sempre di più ci sembreranno toccare soltanto la superficie del nostro essere. Potranno magari scuoterci, sconvolgerci; ma sentiremo, in fondo a noi, quel “testimone” (il nostro Sé superiore n.d.r.) che non viene scalfito da nulla – che non è mai scalfito – e che non soffre mai. Cadremo e ci rialzeremo di nuovo, ma ogni volta saremo diventati più forti. Il solo peccato è lo scoraggiamento.

Sri Aurobindo

Non c’è dubbio che viviamo tempi di profondi sconvolgimenti interiori. Qualcuno si azzarda ad affermare che questo cambiamento lo stiamo già sperimentando a livello cellulare nel nostro DNA! Siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo in un verso o nell’altro. A mio avviso l’unica differenza la farà il grado di consapevolezza con cui ci si adopererà per mettere in pratica, ognuno per il suo sentire e grado di possibilità, quello che il piccoletto calvo con gli occhiali invitava a fare, ovvero:

“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”

Mahatma Gandhi

E chissà che così facendo non alimenteremmo sempre di più quel processo inesorabile che molti chiamano “salto evolutivo” e che questo brillante quanto giovane ricercatore napoletano, il fisico della materia Dott. Achille Damasco, ipotizza con la sua Teoria delle Risonanze Evolutive:

https://www.youtube.com/watch?v=8Zc6-c07I4w
Teoria della TRE

Purtroppo l’interessantissima intervista di Byoblu non è più disponibile a causa delal censura del canale ad opera di Youtube.

Possiamo ancora vedere un breve intervento di 10 minuti a TED tenuto a Napoli nel 2017:

La teoria, sviluppando alcuni concetti presi dalla fisica e dalla biologia, ricorre alle proprietà dei fenomeni di risonanza per creare un approccio originale ma al contempo molto familiare.

Approfondimenti:

Smantella lo sfidante dalla tua esistenza

Ogni essere umano che appare in vita sul nostro meraviglioso pianeta Terra ha diritto ad una vita piena, felice, intensa, che gli permetta di esprimersi nella sua unicità irripetibile, che gli porti il dono della Saggezza, e che gli permetta di contribuire fattivamente al miglioramento delle condizioni di vita dell’intera comunità umana.

Immagine di copertina: Agnieszka da Pixabay

Carogiù

”La saggezza arriva con l’abilità di essere nella quiete. L’essere nella quiete,l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale. Lasciate che la quiete diriga le vostre parole e le vostre azioni.“ ~ Eckhart Tolle

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