Si può sconfiggere un nemico, ma non il Pianeta.
Mario Draghi – 27/3/20
La tecnologia ci aiuta a vivere in questa crisi e a superarla, ma dobbiamo guardare avanti, costruendo una coesione globale e dando vita a “unità di resilienza trasformativa
Questi non hanno compreso una cosa. Tutti i video, i messaggi, gli audio, le testimonianze, resteranno fissate per sempre in ogni pendrive, hd, cloud, server, cd-rom, scheda di memoria che esiste sulla faccia della terra e non potranno mai cancellarli. E seppure in qualche modo dovesero riuscirci esiste sempre il vecchio metodo del racconto.
Il governo ad oggi ha auto commissariato de facto qualunque tipo di scelta presa con criteri politici, per mettersi totalmente nelle mani dei tecnici che con gli elementi, le informazioni, i dati e le imbeccate (?) fornite dagli “esperti” (vedi definizione di grigi qui), con cui lavorano a stretto contatto, continuano a partorire i cosiddetti “decreti Covid”, che in sostanza assomigliano, a mio modesto parere, a uno spartito già scritto. Se siano anticostituzionali lo deciderà poi la corte costituzionale, sempre più super partes (sono ironico ovviamente), così come ha già fatto per il sistema elettorale o il referendum sulle piattaforme petrolifere. Intanto mi limito a riprendere un pezzo di costituzione:
L’art. 21 della Costituzione garantisce a “TUTTI il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
continua…
Ma la RAI, il più potente mezzo governativo di comunicazione di massa, istituisce una task force (termine militaresco) per censurare le fake news sul Coronavirus. Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) lancia pure una task force sulle piattaforme online e i big data per censurare le fake news sul Coronavirus. Facebook, nell’ambito di questa sorveglianza sulle libertà, si allinea e consente tramite WhatsApp di segnalare le fake news sul Coronavirus. E quali sono, Signor Ministro, le fake news? Quelle che stabilisce lo Stato, e cioè ogni pensiero che contraddica o metta in discussione le misure adottate dal Governo.
La massa applaude.
Ma perché s’è cominciato a parlare con sempre più insistenza di fake news, bufale e quant’altro? Che io sappia da che’l mondo è mondo le notizie false (è così che dovremmo chiamarle, ndr) sono sempre esistite. Il buon senso della persone alla fine ha sempre prevalso e ciò che s’era mostrato palesemente inverosimile alla fine scompariva da solo. Le masse di lettori, i liberi fruitori di informazione in un modo o nell’altro decidevano in libertà e coscienza quale fosse la narrazione che meglio si vestiva alla realtà dei fatti. Se qualche notizia falsa avesse arrecato danno sarebbe stata perseguita e gli autori avrebbero perso in autorevolezza.
Oggi non è più così. Oggi la narrazione è unica, accreditata, certificata e noi dormiamo sonni tranquilli, perché è ciò che alla fine conta, dormire sonni tranquilli. E credo che in fin dei conti ormai siamo tutti talmente assuefatti a questo modus pensandi che non siamo più in grado di discernere il sogno dalla realtà. Dormiamo! Tranquillamente tra le braccia di Morfeo – a meno ché non manca il pane per i nostri figli – e guai! a chi cerca di svegliarci. «Ma io sono sveglio!», direte voi. Me lo auguro, a volte temo di dormire anch’io e che qualcosa mi tenga beatamente rinchiuso in comodo mondo fatto a posta per soddisfare ogni mio desiderio quasi come fossi un allegro pesciolino rosso in un acquario. Libero si, ma di potermi muovere e vivere solo in un acquario.
Oggi è così che mi sento, come un piccolo nemo imprigionato. Come tutti voi sono libero si, ma di stare a casa mia (anzi no è della banca finché non avrò finito di pagare il mutuo, ovvero ciò che ci rende schiavi a vita, ndr) e di muovermi entro 200mt (ma nemmeno a ben vedere quanto è accaduto al nostro Pilati, leggi qui) dal mio indirizzo di residenza solo a determinate condizioni pena una sanzione! «Ma è solo momentaneo! è per il coronavirus!» direte voi. Me lo auguro, perché ora che stiamo a casa e abbiamo più tempo per leggere ed informarci un pò più ad ampio raggio, diciamo così, ci stiamo rendendo conto che non tutti conti tornano in questa strana pandemia che nella stragrande maggioranza dei casi porta al decesso persone già malate, debilitate ed impaurite.
Tuttavia questo desiderio d’informarsi va contrastato e combattuto in tutti modi, dichiarando false certe notizie e propugnandone altre come assolutamente vere in quanto garantite del governo che come è noto ormai da anni è ad esclusivo servizio del cittadino e ne cura i suoi interessi in quanto Stato, si avete capito bene, siamo NOI lo Stato… Falcone e Borsellino erano Uomini di Stato, Caselli era un Uomo di Stato, il governicchio non è lo Stato… al massimo lo amministra per conto dei cittadini porcazozza… cittadini che hanno il diritto di esprimere la loro opinione anche fosse una baggianata, tanto lo sappiamo che le bugie hanno le gambe corte e la verità prima o poi viene sempre a galla e non abbiamo bisogno di stregoni della notizia che ci dicano cosa sia degno di essere menzionato e cosa no.
Quando ho letto le dichiarazioni di Draghi sul Financial Time ho inavvertitamente fatto un sorriso. Semplicemente perché quando il governo giallo-verde andò (?) in “crisi” e si paventava un’alleanza di “responsabilità” col PD pensai che ciò era dovuto, in quanto avrebbe dato il tempo necessario a preparare il terreno per un Draghi premier, novello salvatore d’Italia… come già fu Monti e questa sarà di nuovo cosa buona e giusta perché ce lo diranno i garanti della verità. Non è dietrologia la mia, mi spiace non poter dare contezza di questa affermazione, per cui stavolta fidatevi (come dice sempre un mio amico), sarò felice di essere smentito quando Draghi non sarà premier a meno ché non salirà un suo prestanome.
E non m’ha nemmeno sconvolto più di tanto il fatto che l’AGICOM abbia emanato queste circolari (qui e qui) che fondamentalmente non sono uno slancio di sincera preoccupazione, atta a proteggere i fruitori di informazioni dal dilagare di catene di Sant’Antonio o pseudotali, ma piuttosto un estremo tentativo di arginare la travolgente voglia, di sempre più persone, di sapere cosa sta veramente succedendo al di là del velo che quotidianamente viene posto loro dinanzi gli occhi.
Potremmo anche essere coinvolti in una nuova guerra guerra fredda, come afferma Amodeo (cosa che ritengo molto plausibile ma non tra americani e cinesi, ndr), contro un nemico che non è il coronavirus ma che ci tiene ugualmente chiusi nelle nostre prigioni personali fatte con sbarre di paura.
Noi italiani siamo letteralmente sotto attacco, psichico prima di tutto. Noi altro non ci si piega con la forza, sono millenni che ci han provato in tanti e alle barbarie abbiamo risposto col rinascimento, ma siamo ancora qui. Il diritto c’è l’abbiamo nel sangue, nel DNA! Il Diritto Romano l’abbiamo inventato noi. E sapete in origine come intendeva la dittatura il diritto romano? Ecco la definizione presa dalla Treccani:
dittatura
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell’esercizio del potere: il termine dittatura significava in generale un potere eccezionale conferito a un individuo, a un gruppo sociale o a un partito al fine di affrontare una crisi di estrema gravità per lo Stato. A questo potere si chiedeva di restaurare l’ordine politico e civile o di instaurarne uno nuovo.
Treccani
Ditemi se oggi non stiamo vivendo una tale situazione e di sicuro Giuseppi non è il prototipo di dittatore ma gli atti del suo esecutivo lo sono e temo che se non ce ne rendiamo conto questi possano restare anche dopo “l’emergenza”. Il mio non è un timore infondato perché:
E non solo, perché se qualcuno ha ancora orecchie per ascoltare non avrà potuto fare a meno di notare che da più parti, da Ricciardi – AIFA – fino ai finanzieri di Milano finanza Già da metà marzo e anche prima ci stanno ammaestrando a una “nuova normalità“:
Coronavirus, “non torneremo più alla normalità. Ecco come sarà la vita dopo questa pandemia”: l’analisi del Mit di Boston
[…] nella sua analisi immagina un mondo in cui per salire su un aereo dovremo sottostare alle indicazioni di app che tracciano i nostri spostamenti (già usate in Cina), in modo che la compagnia aerea riceva un alert se ci siamo avvicinati troppo a persone infette o focolai d’infezione.
[…] D’altra parte abbiamo già vissuto un drastico cambiamento in termini di controlli e misure di sicurezza dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre, quindi ci si adatterà anche a questi. La sorveglianza invasiva sarà considerata un piccolo prezzo da pagare per la libertà fondamentale di stare con altre persone.
fonte
Se non ci rendiamo che:
Avremo un debito verso i nostri padri e nonni che hanno venduto cara la pelle per noi, per farci vivere le libertà che stiamo vedendo toglierci giorno dopo giorno senza muovere un dito perché siamo impauriti si da un virus ma in primis da un sistema mediatico montato ad arte ed autoalimentante per raggiungere questo scopo, per non farci pensare né condividere forze ed energie.
Dalla caverna di Platone o si esce da soli o ci si rimane insieme.
La conquista di una nuova visione della realtà deve essere frutto di un percorso personale. Certo qualcuno può mostrarti la soglia ma sei tu che la devi attraversare. In ogni caso l’aspetto bello ed allo stesso tempo interessante è che questo processo di evoluzione personale sta divenendo sempre più ineluttabilmente un processo di massa. Sempre più persone si rendono conto di vivere in un sistema malato, sbagliato nella sua essenza e di certo non è merito degli spacciatori di notizie false.
Attalì aveva ragione quando diceva che il mondo ha bisogno di crisi per evolvere ed infatti il mondo cosa fa con noi, piccoli esserini che brulicano operosi sulla sua epidermide, ci lancia continuamente (secondo la sua scala temporale) segnali di portata planetaria che risuonano con il campo della coscienza collettiva. L’umanità risponde emotivamente a stimoli esterni modificando il proprio stato vibrazionale (tutto vibra, leggi il post Un’unica entità). Aumenti significativi del campo magnetico terrestre hanno trovato dirette corrispondenze in concomitanza di avvenimenti come il crollo delle Torri gemelle nel 2001 o ancora prima la morte di Lady Diana nel 1997, i quali avevano generato uno stato emotivo pressoché unanime a livello globale anche perché mediaticamente diffusi in ogni angolo del pianeta.
Anche la Risonanza di Shumann è progressivamente aumentata negli ultimi anni. Grandi variazioni che nessuno sa spiegare con precisione ma che ci danno un chiaro segno che il Pianeta sta cambiando. La Terra sta risuonando sempre con vibrazioni più alte, così come noi! Non si sa il perché di queste “strane coincidenze” e come per tutte le cose che l’uomo non si spiega o non vuole piegarsi, le mette da parte e non le considera, semplicemente fa finta che non esistano. Tuttavia ieri notte (5 aprile 2020 dalle ore 4.45 alle ore 5.05, ndr) è accaduto qualcosa che forse i più distratti, non per colpa loro, non hanno colto.
Una ragazzina di nome Christina Von Dreien (coadiuvata dal blog a sapore newage https://2012portal.blogspot.com/ ) lancia un’iniziativa a livello planetario, una meditazione collettiva. Tutto quì, niente scioperi a scuola o venerdì per il futuro, solo 20 minuti di meditazione, tutti insieme. Non nascondo che in questa faccenda ci sono elementi che ho sempre guardato con scetticismo e ragionata razionalità, come l’astrologia, ma poiché è oramai un pò che pratico la meditazione mi son detto perché non partecipare? e pian piano ho scoperto che anche diverse conoscenze insospettabilmente mi parlano di questo evento! Fatto è che contro tutti i pronostici il sottoscritto si sveglia alle 4.40 per partecipare a questo evento collettivo di notte da solo (?) per poi rimettersi sotto le coperte alle 5.06. E Allora? Beh oltre a vedere serie ricorrenti di 1 e 3 (leggi il post Voglio dare i numeri!) ecco che faccio caso alla seguente foto:
Ebbene si, in corrispondenza della meditazione collettiva si registra un picco della risonanza di Schumann di 65! In pratica “dalle 3:45 UTC fino al momento di questo aggiornamento siamo rimasti sopra Power 40 raggiungendo il valore massimo finora di Power 65 alle 5 UTC… Una fase ancora più poderosa è iniziata attorno alle 8:30 UTC e ha generato il picco massimo, finora, di Power 76.” Le misurazini sono effettuate da quei cattivoni russi (uno dei pochi paesi che ci ha concretamente aiutato durante questa crisi pandemica, ndr) dell’Università di Tomsk.
Riguardando bene i risultati registrati non posso fare altro che constatare l’innegabile corrispenza dei due eventi, meditazione collettiva e evidente variazione dei valori della RdS. Se ripensiamo ai fatti sopracitati, il crollo delle Torri, Lady Diana, la frequenza con cui vibriamo era cambiata in quelle occasioni a causa di eventi esterni, abbiamo subito quegli eventi. Con la meditazione no, l’evento è stato indotto e potrebbe essersi tradotto in una significativa variazione della RdS come risposta! I dati sono li. Cosa significhi questo io non posso dirlo con certezza, in molti lo identificano come il battito vitale di Gaia, ma in fondo la risposta è dentro di Noi (Quélo docet!). Consiglio questo video, tutto ma in particolare dal minuto 13′.40″:
Prima o poi DOVREMO FARE UNA SCELTA se accettare questo presente e subirne le conseguenze per noi e per i nostri figli e nipoti o resisitere a questo subdolo e strisciante dilagare del dispostismo a fin di bene che come alibi oggi sta usando il coronavirus.
Gaia ci sta chiedendo da anni se abbiamo imparato la lezione e come una madre affettuosa ci invita a trascendere il dualismo egoico in cui siamo imprigionati ormai da troppo tempo.
Letture e video consigliati:
– https://www.dionidream.com/il-campo-magnetico-della-terra-e-allineato-a-quello-del-cuore/
– http://kelebeklerblog.com/2020/04/06/la-dittatura-senza-dittatore/
fonti:
– Me+
Caro Giuliano, riporto quello che è scritto nell’articolo:
“Anche la Risonanza di Shumann è progressivamente aumentata negli ultimi anni. Grandi variazioni che nessuno sa spiegare con precisione ma che ci danno un chiaro segno che il Pianeta sta cambiando. ”
A questo proposito va fatta una considerazione e una correzione doverosa. Quello riportato è il grafico dell’intensità della risonanza, non della sua frequenza, che si attesta invece sui normali valori oscillanti tra i 7,40 e gli 8,15 HZ. Questo è molto importante perché se tali valori cambiassero verrebbe meno la correlazione con le onde tetha emesse dal cervello dell’uomo in fase meditativa e rilassata, in situazione di assenza di stress. Voglio precisare che questa condizione non si ottiene solo stando seduti a meditare ma si deve mantenere soprattutto quando interagiamo con gli eventi esterni, eventi che ci vengono incontro attratti dalla nostra risonanza e magnetismo interni e che sono creati dalla esigenza della nostra Coscienza di crescere. Per cui saranno sempre eventi un po più difficili da superare, ma non impossibili.
Grazie per questo interessante articolo
Grazie per la precisazione utile per chi dovesse leggere distrattamente il post. Tuttavia non ravviso “doverose correzioni” da effettuare in quanto scrivo di risonanza e non di frequenza tanto che sono riportate le immagini a chiarire questo aspetto, oltre ai link di approfondimento per chi volesse andare oltre lo scritto.
Complimenti per l’articolo!
Una sola, banale, correzione: 2001 per la demolizione delle TT, non certo 2011!
Grazie ancora per l’articolo.
Grazie a te Pietro!
un refuso corretto, che grazie alla tua segnalazione ha permesso di portare a galla un mio ricordo di quel giorno: ero all’Università e una mia compagna di corso mi venne in contro ridendo dicendo che i potentissimi americani s’erano fatti trovare coi pantaloni abbassati…
Non era ancora crollata la prima torre e la vedemmo venire giù come un castello di sabbia in diretta streaming… forse non si rendeva conto di quanto stesse veramente accadendo e tuttavia già allora mentre guardavo quelle immagini mi venivano in mente un sacco di domande e dubbi su ciò che stavo vedendo, dubbi che si rafforzarono quando “venne giù” la torre 7.
qui – Ground Zero – un mio tributo all’ultimo aniversario di quel tragico evento.
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