A cura di Giuliano,
Non voglio fare un titolo sensazionalistico come fanno i “grandi” giornaloni nazionali alla stessa stregua delle riviste scandalistiche cosiddette patinate della serie “Luc Montagnier dichiarazioni schock!”, ma noi altri del blog l’avevamo già annunciato lo scorso febbraio (vedi qui) e c’eravamo salutati con un manzoniano «Cosa dire… ai posteri l’ardua tendenza.» e alla luce delle dichiarazioni di Luc Montagnier non possiamo che constatre che i posteri sono giunti velocemente e non solo perché con un ulteriore tassello che si aggiunge alla “teoria” che la tecnologia 5G possa influire negativamente sulla proliferazione del Covid-19. Vediamo e ascoltiamo che il premio Nobel afferma che: «Le onde possono modificare le frequenze e che alcune di queste frequenze possono modificare la presenza di queste sequenze (di DNA modificato in laboratorio, ndr)» facendoci capire che se si vuole si potrebbe approfondire e studiare come usare le onde elettromagnetiche per distruggere determinate sequenze di RNA o DNA… il premio Nobel misura molto bene le parole e ci dice, per chi vuole ascoltare, che le onde elettromagnetiche influiscono sulle funzionalità delle cellule, sulle modalità con cui ciò possa accadere ne abbiamo già scritto qui: Se ci fosse il vaccino!. Buona visione e per favore, condividete:
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Potete scaricare il file qui per poterlo salvare e condividere, visto che la prima versione in italiano è stata prontamente oscurata dai paladini della libera informazione.
20/4/2020:Ci hanno segnalato che la versione in iatliano è di nuovo disponibile su youtube al seguente link: https://youtu.be/JXW2BNFzAtQ
21/4/2020: Ops!
Vediamo quanto dura sui seguenti canali:
- Sul canale Me+: https://youtu.be/TP1PxCLJh-4 – 7.000 visualizzazioni•22 apr 2020
- https://youtu.be/BHn0pNIIX9E – 20.545 visualizzazioni•21/4/2020
- https://youtu.be/2UrCZxs0glE – 54.021 visualizzazioni•19 apr 2020 [dato riportato sulla pagina Youtube al 23/4/2020]
Ecco quanto scrivevamo noi il 02022020:
Mentre il ministro Speranza esulta:
pare che nel 2019-nCoV si siano rilevate tracce di brevi segmenti di aminoacidi nell’HIV-1. Si è il virus dell’AIDS. Ciò è un forte indizio che potrebbe provare l’origine artificiale (creazione in laboratorio) del coronavirus cinese. Qui i riferimenti:
1- Uncanny similarity of unique inserts in the 2019-nCoV spike protein to HIV-1 gp120 and Gag [https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.30.927871v1.full.pdf]
2- https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.30.927871v1
Si evidenzia tuttavia che: “bioRxiv sta ricevendo molti nuovi articoli su coronavirus 2019-nCoV. Un promemoria: si tratta di relazioni preliminari che non sono state sottoposte a revisione paritaria. Non dovrebbero essere considerati conclusivi, guidare la pratica clinica / il comportamento relativo alla salute o essere riportati nei media come informazioni consolidate.”
3- Si precisa che questi esami devono essere sottoposti a peer review. Tuttavia, il SARS coronavirus e la sua somiglianza con frazioni del HIV sono menzionati già in questa ricerca del 2003: https://link.springer.com/article/10.1186/1471-2180-3-20
I risultati rivelano motivi strutturali similari, nelle proteine HIV-1 gp41 e SARS-CoV S2, suggerendo un analogo meccanismo di fusione della membrana indotto dai due virus.
Cosa dire… ai posteri l’ardua tendenza.
Questo è quanto noi comuni mortali sapevamo e denunciavamo oltre 2 mesi fa… e intanto ce la menano con la lotta alle fake news…
Nota:
21/4/2021 La Repubblica: https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/04/21/news/montagnier_il_declino_di_un_nobel_tra_campagne_no_vax_e_strane_teorie_sul_coronavirus-254630728/?ref=RHPPTP-BH-I254634961-C12-P3-S2.4-T1