Quando ero pronto a morire in guerra per il mio paese ero solo un ragazzo che aveva guardato centinaia di film di guerra, erano solo film mi dicevo, anche se sapevo che la realtà fosse ben diversa.
Ho fatto la naja nei parà artiglieri.
Un giorno, durante un’esercitazione di tiro al bersaglio, mi impegnai e feci 3 centri di fila da una distanza di circa 100 mt.
Sentì il capitano esclamare con sorpresa “Guardate il nostro furiere! Forse abbiamo trovato il cecchino!”
Ebbi come un flash e mi vidi in uno scenario di guerra a sparare a degli esseri umani.
Continuai a sparare al bersaglio e sbagliai tutti i tiri successivi. Il Capitano rimase perplesso e mi chiese quale fosse il problema. Risposi “Capità erano solo tiri fortunati!”
Un mese nei monti toscani a “giocare” alla guerra e la leva obbligatoria mi hanno insegnato che la guerra è uno schifo, senza mai averne combattuta una ho capito quasi subito che è la cosa più disumana e antiumana che possa esserci.
Ma fa parte dell’essere umano. Imparare questo mi ha insegnato che bisogna trascendere la disumanità della guerra, ma se il disumano ti trascina giù devi essere pronto a risalire la china anche a costo di diventare un selvaggio.
E un selvaggio in guerra lo diventi. Quando vedi la morte violenta coi tuoi occhi essa ti perseguiterà per sempre e se non credi a me che ho solo fatto finta, allora ascolta le parole da uno che la morte l’ha dovuta vedere per davvero più e più volte:
Diventare per davvero dei selvaggi sarà sempre l’ultima opzione, è certo, ma prima devi conoscere il tuo nemico, specie quello interiore.
Sun Tzu ha scritto:
La miglior vittoria è quando l’avversario si arrende di sua propria iniziativa prima che vi siano davvero delle ostilità…
È meglio vincere senza combattere.
Ora questa manica di delinquenti psicopatici che stanno a Bruxelles parlano di guerra e di invio di soldati al fronte da mandare a morire in guerra contro la Russia di Putin come se si trattasse di una banale partita di Risiko! Mi chiedo se questi pazzi riminali abbiano mai pensato di vincere una qualche battaglia senza combattere.
Credo proprio di no perché questi esseri senz’anima si stanno avviando allegramente verso un escalation di follia che non potremo fare altro che rimpiangere amaramente. Lo dico pensando a tutti quegli esaltati che dal divano di casa inneggiano alla guerra dal proprio smartphone tra un like e un tiktok.
Ma è proprio una guerra che vogliamo per noi e per i nostri figli?
Me lo chiedo perché ci sono tanti modi per cambiare il mondo e, per quanto mi riguarda, il primo e forse unico modo per farlo è prima di tutto cambiare noi stessi.
Da quando ero ragazzo mi sono guardato dentro molte volte, un processo lungo e talvolta doloroso, ma oggi sono cambiato e continuo il mio prcorso e affermo che oggi non sono più pronto a morire in guerra per il mio paese.
Quanti di noi si guardano veramente dentro e fanno scelte che cambiano la loro vita in meglio, seguendo una via più amorosa e in risonanza con la visione di pace e amore che è innata in ognuno di noi, perché ispirata dalla nostra parte divina che lorsignori calpestano e cercano di spegnere in tutti modi possibili ed immaginabili?
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Fonte: Sfero