Dubito Ergo SumSTORIALupi vestiti d’agnello e Fabian Society
Dubito Ergo SumSTORIALupi vestiti d’agnello e Fabian Society
9 minuti di lettura

La Fabian Society e il totalitarismo tecnocratico

Volevo scrivere di bonsai e del potere della natura sugli stati psicofisici delle persone ma poi mi arrivano continue informazioni che come dei flash improvvisi non fanno altro che aggiungersi a quel quadro che si sta delineando sempre più chiaramente, specie in questi ultimi due anni di psicopandemia.

La stampa asservita e zombizzata farfuglia di probabili “prvovoghe” dello stato di emergogna e di terze, quarte dosi anche per i più piccini per bocca dei soliti shienziati zerbinati che inneggiano alla folle irresponsabilità dei non vaccinati.

Sembra quasi incredibile che dopo due anni di maxi assembramenti questo terribile virus non abbia ancora sterminato tutti questi folli che farneticano di strane cose come la prevenzione, le cure domiciliari, la libertà di scelta, i diritti costituzionali o di lasciapassare nazisti, ma dove vivono?

Fabian Society
Mario Draghi, allora direttore generale del Ministero del Tesoro, e Guido Carli, ministro del Tesoro, a Roma nel 1991 (@Marco Lanni/ArchiviFarabola/ansa)

Di cosa si lamentano? Dopo Conte al governo abbiamo pure fatto un enorme salto di qualità con Mario II°, l’uomo della provvidenza.

Un uomo… sì, dovrebbe essere un umano, che è stato “allevato” da orfano negli ambienti gesuiti1 e formato in quelle scuole elitarie che altro non hanno fatto che preparare il “vile affarista“, come lo definì l’ex presidente Cossiga, a sortire il colpo finale a quella che era già al VI e VII governo Andreotti, una ormai non più bella Italia; appassita e sfiancata da anni di stupro, quella che fu la Res publica che osava sfidare i grandi cartelli internazionali con l’Agip2 e l’Olivetti, solo per citare i più famosi.

Avevamo un sistema sanitario che ci invidiava tutto il mondo, eppure hanno fatto di tutto e di più per sbranarlo e ridurlo a brandelli per pagare un debito, artatamente inestinguibile, contratto con i banchieri e la grande finanza internazionale in nome del liberismo più sfrenato perché l’unico credo è il profitto sempre e comunque.

Tutto è teso all’acquisizione di un potere sempre maggiore, illimitato, incondizionato e incontestabile e l’attuale primo ministro in questo momento è l’alfiere nero che sta tenenendo sotto scacco la Regina bianca.

28/10/2021 intervista a Davide Rossi

Consiglio la visione di questa interessantissima intervista a Davide Rossi dove si delineano dei tratti, per certi versi ancora sconosciuti ai più, che apportano una maggiore consapevolezza riguardo alla sfera di potere che ci sta attualmente governando e fanno luce sulle origini “politiche” del ministro della “salute” che a dispetto della sua miserrima incompetenza è ancora al suo posto e riconfermato senza colpo ferire da Mario Draghi.

Il futuro che si sta concretizzando sotto i nostri inconsapevoli occhi cominciò ad essere delineato già nel lontano 12 febbraio del 1981 quando avvenne quello che è passato alla storia recente come il “divorzio” di Banca Italia dal Ministero del Tesoro.

Fabian Society

Il divorzio fu la conseguenza di essere entrati nello SME, dal divorzio si sono gettate le basi sia della futura moneta unica europea, sia del fallimentare modello economico (per il 99% della popolazione) in cui viviamo, quello neoliberista.

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Quel modello economico, cosiddetto neoliberista, venne propugnato da quei “draghi” presenti all’incontro sul panfilo Britannia nel 1992.

La maggior parte degli effetti socio economici che oggi subiamo sembrano avere avuto inizio proprio da questo evento.

E’ non è che allora la cosa non fece notizia, anzi. La stampa mainstream non era ancora un unico conglomerato asservito alle élite (anche se di li in avanti gli “invisibles” avrebbero lavorato anche su questo fronte per renderlo unico, compatto e allineato).
Ecco l’incredibile titolo con cui La Stampa riportava l’evento in un articolo del 3 giugno 1992:

“Il Tesoro a bordo del Britannia offre aziende all’Inghilterra“

Fabian Society
Fonte: Archivio La Stampa

Questo, nonostante si sapesse che il nomignolo de La Stampa fosse “la bugiarda” poiché i suoi giornalisti erano sempre e comunque al servizio degli Agnelli e dei loro interessi, anche se poi la strategia non pagò a lungo visto il repulisti operato da Elkann già nel 2014, riprovandoci ancora nel 2020, in fondo anche loro non erano che schiavi da usare.

Fabian Society
Draghi Ciampi Andreotti Barber
Carlo Azeglio Ciampi, all’epoca governatore della Banca d’Italia, stringe la mano al ministro degli Esteri di allora Giulio Andreotti. Al centro il presidente della Banca mondiale Barber Conable, sul retro a sinistra Mario Draghi. era il 7 febbraio 1987 (foto da Facebook)

Comunque sia durante la transizione dal governo Andreotti al governo Amato, e mentre la popolazione era ancora sotto shock per la morte del Giudice Falcone nell’attentato di Capaci ecco che arrivarono, inopportunamente oserei dire, i banchieri londinesi e gli specialisti dell’alta finanza che si riunirono con i membri del Governo Italiano sullo Yacht Reale  Britannia nel 2 giugno 1992.

E’ ormai risaputo che l’allora Direttore Generale del Tesoro Italiano Mario Draghi, l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, era presente all’incontro.

Di lì a poco si sarebbe inaugurato quello che forse un giorno verrà finalmente ricordato come il periodo più triste per la storia industriale ed imprenditoriale italiana.

Soros e la Lira italiana
L’attacco speculativo sulla Lira italiana (Settembre 1992) che ha fatto guadagnare a George Soros 280 milioni di dollari è collegato al meeting sul Britannia (fonte)

All’indomani della svalutazione della Lira, le migliori aziende nazionali venivano svendute al miglior offerente con la scusante che le privatizzazioni avrebbero aiutato lo Stato a risanare le carenze strutturali del paese migliorandone la gestione dello stato sociale.

In questa lettera del 1994, indirizzata al senatore Martelli,  l’ambasciatore della Gran Bretagna Patrick Fairweather minimizza il seminario sulle privatizzazioni italiane tenutosi sul Britannia, organizzato dai British Invisibles.

the invisibles
fonte
the invisibles
fonte

Lo stesso “Sir” che nel 2013 si preoccupava del fatto che :

Se Beppe Grillo con un partito qualunquista come il suo raggiunge il 15 per cento dei voti e la sinistra ha il 30, Monti il 15 e Berlusconi un altro 15, sarà difficilissimo formare un governo con un programma convincente per i mercati.
Bersani potrebbe trovarsi nella situazione dell’ultimo governo Prodi. Lui aveva il problema di Rifondazione Comunista e oggi c’è Vendola.

(fonte)

Infatti poi Vendola s’è “spvosato” ed è sparito dalla circolazione.

Ma se questo risanamento non poteva avvenire per mano dello Stato “incompetente”, allora a cosa sono servite le massicce privatizzazioni degli anni 90′ se oggi gli italiani sono più poveri di allora ed il rapporto debito pubblico-PIL è ancora più alto?

Soros, Volcker e Prodi

Forse una plastica risposta è rappresentata in questa fotografia in cui possiamo vedere Soros, Prodi e Volcker che esaminano soddisfatti una banconota in € appena emessa dai banchieri della BCE.

Era l’11/01/2002 al Convegno: Le tre sfide chiave per l’Unione europea: la realtà dell’euro, l’allargamento da est, le riforme istituzionali ” organizzato dal C.F.R. (Council Foreign Relations)

fonte: The Council’s Annual Report (1/7/2001-30/6/2002), pg.18.

Così, poi, concludeva Prodi il suo discorso al Convegno di Confindustria “Un’Italia più moderna per un’Europa piu’ forte” a Parma il 12 aprile 2002:

“Con una moneta unica, con le dimensioni permesse dall’allargamento l’Europa ha di fronte a sé opportunità straordinarie.
Nessuno lo sa bene quanto voi.
Aiutateci a coglierle.
Aiutateci a non sciuparle con gli egoismi e le miopie nazionali.

Romano Prodi

Il resto è storia, se così si può dire, e oggi ci ritroviamo, tra improbabili task foce e CTS, con un governo presieduto da uno che non centra praticamente nulla con i bisogni e gli interessi del popolo italiano e con un ministrello della salute formato negli ambienti dela Fabian Society.

Fabian Society

“Coloro che hanno accesso al nucleo interno della Fabian Society sono al corrente del piano per la schiavizzazione dell’umanità. Infatti Aldous Huxley fù anche insegnante a Eton, l’esclusivissimo college situato nelle vicinanze di Windsor e frequentato dai bambini della famiglia reale e della élite in generale.
Tra gli allievi di Huxley v’era un giovane Eric Blair, in seguito conosciuto col ben più famoso nome di George Orwell. Fu proprio Huxley ad introdurre Orwell nella Fabian Society, e la conoscenza a cui entrambi ebbero accesso permise loro di descrivere così bene lo stato globale del Grande Fratello basato sul controllo assoluto e, nel caso di Huxley, la manipolazione tramite la genetica, le droghe e il controllo mentale al fine di imporre la volontà dei pochi sull’umanità”
3.

Oggi il quadro generale si delinea sempre più chiaramente per chi riesce a vedere con gli occhi della ragione e non con quelli della ipocrita e vigliacca fede nello scientismo.

Il sistema neoliberista ha mostrato tutta la sua fallacia in questi ultimi 15 anni a cominciare dalla crisi dei cosiddetti titoli tossici. Le élite finanziare sapevano già che il sistema così come lo avevano pensato non avrebbe retto ancora a lungo e quindi hanno cominciato a lavorare su un sistema di transazione nuovo basato sulla moneta digitale così come essenzialmente illustrato da Catherine Austin Fitts:

i grandi banchieri centrali stanno cercando di introdurre un nuovo sistema che però non è ancora pronto. Siamo quindi in un periodo di grandi cambiamenti e incertezza in cui i grandi banchieri stanno cercando di mantenere il sistema del dollaro.
Allo stesso tempo stanno cercando di accelerare l’introduzione del nuovo sistema, cercando però di fare in modo che nessuno capisca esattamente cosa sta succedendo.

leggi Quando Auriti denunciava banchitalia
Draghi e Mattarella
Foto satirica – il titolo originale era “i costruttori” 3/2/2021

in pratica, per usare le parole del già dirigente della BNL o stregone web-populista, come l’ha irrispettosamente definito qualcuno, ma decidete voi:

Chi si sta occupando del reset mondiale sono le stesse persone che hanno creato un altro problema, quello del debito

Che nell’immaginario collettivo è una colpa dei Governi che hanno speso troppo, che si sono indebitati e che ci hanno fatto vivere al di sopra delle nostre possibilità.
La realtà, sotto gli occhi di tutti noi è totalmente diversa, chi sta vivendo al di sopra delle proprie possibilità è il mondo della finanza privata […]
un sistema privato che crea soldi dal nulla!

Guido Grossi

Quindi un cambio non solo di paradigma sociale ma anche del sistema economico globale ed in questo articolo – Perché ci vogliono ossessivamente vaccinare tutti? – avevo già delineato come il sistema avesse già le piattaforme tecnologiche per la gestione di enormi flussi di dati e infatti proprio l’INPS – che “grazie” alla pandemia ha visto un inaspettato (?) rimpinguarsi delle casse con un utile netto del 16% – ha reso noto con circolare 3589 del 21-10-2021 la messa a disposizione per la PA – NoiPA – e le aziende con più di 50 dipendenti una piattaforma informatica per la verifica del possesso della certificazione verde, ovvero il green pass nazistoide che tutti ormai conosciamo.

Tenendo ben presente, perché non tutti ancora lo sanno o chi lo sa non ne ha afferrato ancora la cruciale importanza, che il green pass, essendo inestricabilmente legato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, non che ciò sia una stranezza visto che i nostri codici fiscali e tessere sanitarie sono ormai “fusi” da diversi anni, fornisce al Governo, per il tramite della Sogei che lo gestisce, un’ulteriore e potente strumento/piattaforma per il controllo ed il monitoraggio più capillare della popolazione attraverso la Certificazione verde COVID-19, a cui si accede con il proprio SPID o la CIE.

Loghi: Min. Salute, Min per innovazione tecnologica, Min. economia e finanze
Commissarrio straordinario per la gestione dell’emergenza covid-19, Ministero dell’Economia, Ministero della Salute e dell’Innovazione tecnologica.

Per come stanno andando le cose oggi in questo sciagurato paese non si può che pericolosamente leggere in tale ulteriore passo, il consolidamento di una piattaforma governativa per il controllo sempre più totalitario dei propri cittadini.

25/9/2021 Brunetta e la “genialità” del green pass. Meditate gente… meditate.

In questo contenitore informatico si riverseranno tutti i dati della vita pubblica e amministrativa di ogni cittadino: lavorativi, economico-finanziari, bancari, fiscali e ovviamente quelli sanitari che in questo momento storico sono fondamentalmente funzionali all’acquisizione di un pass sociale da parte di ogni cittadino e dal quale, sotto la leva del ricatto “brunettiano”, è difficile esimersi.

Tutte le informazioni verranno salvate, se non lo sono già, in un fascicolo elettronico personale (già esiste l’FSE -fascicolo elettronico sanitario) omnicomprensivo sempre a disposizione del governo.

Il modello da seguire, come ho già espresso, è quello cinese, perché è efficiente, economico e sostenibile quando il bestiame, ops pardon! …la popolazione è docilmente e inconsapevolmente assuefatta al sistema:

Cina: videosorveglianza con mappa facciale – Codice, La vita è digitale 04/08/2017
Il Sistema di Credito Sociale sbarca in Cina – Codice, La vita è digitale 06/08/2018
“Esclusi” digitali: il Social Credit System cinese – Codice 01/08/2019

Capite dove ci stanno portando in modo o nell’altro e senza interpellare il popolo italiano? E non che negli altri stati anche extraeuropei si stia meglio. Loro stanno percorrendo una strada più morbida rispetto a quella dura e coercitiva dell’Italia che, secondo il Washington Post, si è “spinta in un nuovo territorio della democrazia”. Una nuova democrazia, una nuova normalità, una nuova presa per il c…ovid.

Alla luce di questi fatti come non pensare, col senno di poi, anche se noi altri lo sospettavamo fin da subito (leggi Se ci fosse il vaccino!), che la pandemia sia stata quantomeno provvidenziale, come ora lo è Draghi per l’Italia e come descrisse chiaramente J.Attali (leggi Attali o Attila?), per rimuovere tutta una serie di ostacoli che vanno dalla privacy dei cittadini ai diritti costituzionali?

Da questo punto di vista la necessaria e conseguente imposizione della dad nelle scuole e dello Smart working nel mondo del lavoro ha di fatto digitalizzato tutta la vita pubblica.

Un processo questo che non è difficile si vedrà agevolato e avallato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il significato del cui termine è stato sapientemente e funzionalmente piegato agli attuali desiderata delle élite globaliste.

Il Governo ha predisposto uno schema di governance del Piano che prevede una struttura di coordinamento centrale presso il Ministero dell’economia.
Questa struttura supervisiona l’attuazione del Piano ed è responsabile dell’invio delle richieste di pagamento alla Commissione europea, invio che è subordinato al raggiungimento degli obiettivi previsti (che tra questi vi sia anche il 90% di vaccinati? nda).
Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono strutture di valutazione e di controllo

PNRR4

Quando il green pass sarà diventato pienamente e permanentemente operativo non meravigliatevi perché sarà l’apoteosi pornografica dei megalomani di Davos del WEF e la concretizzazione del progetto Orwelliano per mano di questi mafiosi globalisti.

Consiglio il seguente breve ma efficace docmentario sui fabiani di approfondimento fatto da Me+:

Fonti:
– https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf
https://gianfrancoamato.it/biografia/giuristi-per-la-vita
– https://fabians.org.uk/

Approfondimenti:
– https://radiomaria.it/huxley-orwell-lordine-mondiale-e-il-covid-19/

Note:
1 https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Draghi#Infanzia,_educazione_e_carriera_accademica
2 Cablo su Mattei da Wikileaks Italian

3L’imbroglio della realtà è l’inganno della percezione – David Icke
4 Tra le altre cose nel documento si legge anche:
“Occorre semplificare le norme della legge n. 190/2012 sulla prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; e le disposizioni del decreto legislativo n.39/2013, sull’inconferibilità e l’incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti privati in controllo pubblico.”
[…]
Infine, si procederà all’evoluzione del sistema nazionale di eProcurement, attraverso la digitalizzazione end-to-end dei processi di approvvigionamento pubblico. Comprende diversi progetti per l’evoluzione del Sistema Nazionale di eProcurement, tra cui:
• Intelligenza Artificiale/Machine learning per l’osservazione e l’analisi delle tendenze nell’uso degli strumenti di acquisto, delle dinamiche di mercato e di spesa e dei comportamenti di PA e OE.
[…]
Assieme al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, il maggiore sfruttamento dei big data consentirà di rendere più efficaci le selezioni dei contribuenti da sottoporre a controllo.
[…]
Al fine di garantire la semplificazione dei processi di gestione, controllo, monitoraggio e rendicontazione dei progetti finanziati, e, contestualmente, aderire ai principi di informazione, pubblicità e trasparenza prescritti dalla normativa europea e nazionale , il PNRR utilizzerà il sistema Informativo “ReGiS”sviluppato dal Ministero dell’economia e delle finanze per supportare i processi di attuazione dei programmi cofinanziati dall’Unione Europea e dei corrispondenti strumenti della programmazione nazionale, assicurando la tracciabilità e trasparenza delle operazioni e l’efficiente scambio elettronico dei dati tra i diversi soggetti coinvolti nella Governance del Piano.
Con il Sistema unitario “ReGiS”, già previsto dall’articolo 1, comma 1043, Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge Bilancio 2021) e finalizzato a rispondere a quanto stabilito dall’articolo 29 del Regolamento (UE) 2021/241 con riferimento alla “raccolta efficiente, efficace e tempestiva dei dati per il monitoraggio dell’attuazione delle attività e dei risultati”.

[…]
Il governo auspica un ruolo attivo del Parlamento lungo il periodo dei 6 anni nel controllo e monitoraggio dell’attuazione del PNRR.

Imagine di Copertina: Facebook

Carogiù

”La saggezza arriva con l’abilità di essere nella quiete. L’essere nella quiete,l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale. Lasciate che la quiete diriga le vostre parole e le vostre azioni.“ ~ Eckhart Tolle

4 Comments

  1. A cura di NeroItalico

    In Italia, storicamente, tutto arriva prima.
    Noi italiani siamo fecondi per quel che attiene i nuovi modelli politici. In Occidente abbiamo per primi praticato la repubblica, la dittatura, la monarchia, l’impero, i comuni, le signorie, la democrazia parlamentare, la partitocrazia… Non ci facciamo mancare niente. Ora che il Nuovo Ordine Mondiale deve addivenire ad un governo planetario di tipo politico non più occulto ma manifesto, il nostro ventre sta gestendo il prototipo. Monti e poi Letta e i loro governi “tecnici” sono il prototipo che farà scuola nel mondo, sarà clonato e replicato in quel che resta delle nazioni. Poi le nazioni non ci saranno più e allora… Per agevolarlo tutto l’armamentario “antipolitico” è sceso in campo.
    Che i partiti fossero una fogna già lo sapevamo. Come del resto tutte le istituzioni “democratiche”, nessuna esclusa: magistratura, polizia, i media etc.
    Azzoppata la politica (partitocrazia), tutte le altre istituzioni suonano la diana e alé, media, magistratura, polizia, guardia di finanza, carabinieri a cavallo e a piedi, subacquei e montanari addosso alla “politica”, o meglio ai mestieranti della politica, i camerieri del potere finanziario, ai grigi mezzadri del potere vero. Oggettivamente tutto sta spianando la strada al prototipo del nuovo governo mondiale. E allora vien giù tutto. Quel che era stato immagazzinato in cantina vien fuori. Fuoco alle polveri! E il popolo gode ubriaco di risentimento. Sapesse cosa l’attende…
    Ve la siete fatta qualche domanda – G. Adinolfi
    http://noreporter.org/index.php?optio

    http://www.trilateral.org/Monti

  2. Gennaio 1997, Biagio Agnes (allora presidente della STET) ebbe un colloquio in ascensore con Mario Draghi dopo aver incontrato l’allora ministro del Tesoro Mario Ciampi che lo invitò a dimettersi dalla STET perché «era meglio che nuove forze facessero le privatizzazioni» e lui di primo acchitto rifiutò…

    Di seguito la su deposizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sull’affare Telekom-Serbia l’11 dicembre 2002:

    Ci siamo salutati e il dottor Draghi mi ha accompagnato alla macchina. Insieme abbiamo preso l’ascensore e parlando, Draghi mi ha chiesto: «Perché non si vuole dimettere? L’ha fatto anche Pascale». Ho risposto: «Pascale ha i suoi motivi, io ho i miei e non intendo dimettermi». Ha continuato con: «Ma chi glielo fa fare, chissà i giornali che cosa diranno…!» e io ho controbattuto: «Diranno che non mi sono dimesso, non possono dire altro». «Le conviene dimettersi, lei ha pure famiglia, perché non deve dimettersi? Pensi a tante cose!».”

    (…)

    Presidente: “Abbiamo il testo dove lei dice, dopo una serie di omissis, «tutto appare improprio, illogico, ingiustificato, ma io non posso non accogliere questo invito per la tranquillità mia e della mia famiglia». Che cosa vuol dire?”

    Biagio Agnes: Ho ripetuto le stesse parole di Draghi. Sono andato via dal civilissimo incontro con il ministro del tesoro con la sicurezza di non dimettermi; dopo il colloquio in ascensore con Draghi, ci ho ripensato, ho fatto qualche telefonata a mia moglie e mi sono dimesso.

    l’articolo completo su La Città Futura

  3. Approfondimento sulla Fabian Society

    “La strategia fabiana era duplice: in primo luogo, selezionarono alcune teorie economiche per fornire un supporto “scientifico” alla loro ideologia socialista. In secondo luogo, attraverso istituzioni educative, think tank e prestigiose borse di studio, hanno creato generazioni successive di alti funzionari pubblici e leader nazionali pre-programmati per attuare le politiche Fabiane.”

    continua su MaurizioBlondet.it
    Articolo originale del 16 settembre 2023 del DR MATHEW MAAVAK

  4. La svendita continua, restano ancora Enel ed Eni…

    Poste Italiane svela il suo piano industriale 2024-2028, anticipando il secondo collocamento sul mercato.

    Il focus delle Poste Italiane è sull’incremento dei dividendi, con una proiezione di distribuzione del 65% degli utili netti, raggiungendo 2,3 miliardi di euro nel 2028.

    L’amministratore delegato promette un dividendo minimo di un euro per azione dal 2026 con una crescita annua del 7%.

    Nonostante le aspettative degli analisti fossero più alte, il mercato reagisce negativamente e tuttavia l’amministratore delegato garantisce la solidità del piano.

    La trasformazione aziendale mira a diventare un operatore logistico completo con un focus, leggete bene, sulla “logistica sanitaria e alimentare”.

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